OJM, Pigionatti: “Squadra e ambiente in crisi, puntiamo sulla varesinità”

Giancarlo Pigionatti Pallacanestro Varese

VARESE – Nell’ora più buia della Openjobmetis Varese non può mancare il contributo di Giancarlo Pigionatti, da 44 anni la penna appuntita del basket varesino. Playmaker della squadra juniores nella Ignis degli anni ’60, la passione per la spicchia si è sviluppata dentro di lui fino a farlo diventare la storica firma della Prealpina, di cui ancora oggi è pungente opinionista. Magari qualche volta contestato, ma sempre letto e rispettato.

Un giudizio sulla Openjobmetis di quest’anno

Settimana scorsa avevo intitolato il mio pezzo “Tutto sbagliato, così si retrocede”. Purtroppo la partita con Reggio Emilia ha fatto venire allo scoperto i problemi della squadra di quest’anno. D’altra parte non mi permetterei mai di citare Gino Bartali a vanvera. La verità è che, in sede di mercato, sono state fatte scelte errate. Non si può confondere la fisicità con l’atletismo. Ed affidarsi ad una prima punta come Alessandro Gentile: ragazzo di talento, ma clamoroso equivoco, giocatore sempre in cerca d’autore, che accentra e condiziona i compagni. Alla squadra manca sicuramente un playmaker estemporaneo, creativo, che sappia creare vantaggi dal palleggio per sé e per i compagni; manca una guardia tiratrice di livello; manca un 4 atletico che sappia aprire gli spazi per John Egbunu. Insomma, la Varese di oggi è una squadra povera di valori. Speriamo di cavarcela anche quest’anno, altrimenti sono guai.

Coach Adriano Vertemati

Adriano Vertemati è un allenatore giovane, molto sicuro di sé, ma senza esperienza in serie A e che non è riuscito a trasmettere alla squadra un sistema di gioco, perlomeno in difesa. E’ sicuramente preparato, ma per fare il coach della Pallacanestro Varese bisogna avere le spalle larghe. Non è una situazione facile e quando poi le cose vanno male tutto chiaramente peggiora. In estate l’allenatore si è assunto la responsabilità di puntare tutto su Alessandro Gentile, una scelta rischiosa e che adesso sta pagando anche nel coinvolgimento dei compagni di squadra. Ciò detto, non riesco ancora a capire la decisione della società di firmare Vertemati quando abbiamo Meo Sacchetti che abita a 10 chilometri da Varese ed è l’ottimo Commissario Tecnico della Nazionale Italiana. Una assurdità. Come quando, a suo tempo, si decise di non prendere Tonino Zorzi.

La situazione della società

Dal punto di vista economico è sempre molto difficile far quadrare i bilanci e il Covid ha reso ancora più critica la tenuta economica. Le dimissioni di Andrea Conti? Lui ha adombrato una sovrapposizione con Luis Scola. Penso invece che fosse più giusto dare le dimissioni per motivi tecnici. Ha costruito lui la squadra di quest’anno e pure quella dell’anno scorso, che si è salvata all’ultima giornata.

La rivoluzione societaria

Luis Scola può diventare un valore aggiunto, ma è una situazione ancora da decifrare. E’ stato un campionissimo, ma è arrivato da poco, non è abituato a essere in una “provinciale” e bisogna vedere con quali risorse riuscirà a operare. Io, per gestire questo momento così difficile, punterei sulla varesinità. Toto Bulgheroni, per storia e per signorilità, dovrebbe essere presidente onorario a vita. Per le mansioni da campo mi auguro che venga maggiormente valorizzata una risorsa interna come Max Ferraiuolo, che ha la Pallacanestro Varese nel sangue e che conosce la storia e ogni segreto dell’ambiente. E aggiungo. Meno male che la società può contare ancora oggi su autentici amici e sostenitori come Rosario Rasizza, Orgoglio Varese, Varese nel cuore e il Basket siamo noi.

I tifosi varesini

Il pubblico mi fa quasi tenerezza, soprattutto quei tifosi meno giovani che in passato hanno visto vincere la squadra e che sono tuttora presenti al palazzetto per sostenerla. Anche domenica sera, dopo gli schiaffi di Reggio Emilia. Il vero tesoro di Varese è la sua gente che, nonostante tutto, è sempre entusiasta e presente sugli spalti. Speriamo che il nuovo corso societario sappia dare nuovi e importanti obiettivi per richiamare a Masnago i tifosi e per far innamorare di nuovo i ragazzi più giovani alla Pallacanestro Varese.

Openjobmetis, l’ora più buia. Eppure bisogna rialzarsi

Giancarlo Pigionatti Pallacanestro Varese – MALPENSA24