MILANO – Centinaia di chilogrammi d’oro e argento rubati e riciclati, per un totale di 15 milioni di euro, al centro di un traffico internazionale di metalli preziosi. E’ quanto scoperto da una maxi inchiesta dei carabinieri del Ros e che oggi 15 giugno ha portato all’arresto di dieci persone, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Milano. L’inchiesta, partita dalla Toscana nel 2019, è poi passata alla Procura di Milano, sul tavolo del Procuratore Marcello Viola. Contestati circa sedici episodi di riciclaggio, per tramite di un “Compro Oro” di Milano, di circa 288 kg di oro e 97 d’argento, in un solo anno.
Le accuse
In manette sono finiti anche alcuni titolari di altri negozi “Compro Oro”, tra le province di Milano e Monza, accusati di riciclaggio aggravato consistito nell’aver “sostituito denaro con metalli preziosi, tutti di provenienza illecita (in particolare lingotti di oro e argento)”.
La fonderia abusiva e le rotte internazionali
A far partire le indagini sono stati i militari di Firenze, in sinergia con la Polizia Federale di Lugano, i quali hanno iniziato a seguire i movimenti e le attività di due cittadini stranieri, un iraniano e un imprenditore greco, ritenuti parte di un traffico internazionale di oro e riciclaggio internazionale di denaro proveniente da attività illecite, che passava tra Italia, Svizzera, Germania e Turchia. La fonderia abusiva dove il metallo rubato veniva fuso è stata scoperta a Zurigo e da lì veniva poi fatto ripartire verso la Turchia, passando dalla Germania. In Lombardia alcuni centri di interesse di collaboratori ritenuti parte della rete, oggi finiti in manette.