Accoltellato a Milano per uno “sguardo di troppo”. Arrestato un giovane di Varese

MILANO – Due giovanissimi in manette, arrestati per una brutale aggressione “per uno sguardo di troppo“, dai Carabinieri del Comando Provinciale di Milano in esecuzione di misure cautelari, una in carcere e un collocamento in comunità, emesse dai Gip presso i Tribunali Ordinario e per i Minorenni del capoluogo.

Aggressione in piazza Gae Aulenti

I due, delle province di Milano e Varese, sono ritenuti responsabili di un’aggressione a colpi di coltello a un terzo giovane, sabato 27 maggio in piazza Gae Aulenti a Milano. Si tratta di un 18enne di origini ivorianegià detenuto per altra causa – e un 17enne italiano. Il provvedimento scaturisce dalle attività d’indagine condotte dalla Compagnia Carabinieri Milano Duomo, con il supporto del Nucleo Investigativo di Milano, che hanno permesso di identificare gli autori dell’aggressione consumata a Milano, ai danni di un giovane 18enne di origine nord-africana.

In pieno giorno

L’episodio, avvenuto in pieno giorno in una delle principali piazze del capoluogo, in quel momento frequentata da famiglie, giovani e turisti, aveva destato particolare allarme sociale, amplificato anche dalla diffusione delle immagini dell’aggressione realizzate dai giovani presenti e immediatamente condivise sui canali web e social network. I fatti sono stati subito oggetto di approfondimento nell’ambito di un Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica convocato in via d’urgenza il giorno successivo.

Le indagini

Avvalendosi delle dichiarazioni rese dai numerosi testimoni oculari dell’evento e dell’analisi dei filmati amatoriali, i militari dell’Arma sono riusciti, in poche ore, a ricostruire la dinamica della brutale aggressione, il cui movente è da ricondursi ad uno sguardo di troppo della vittima agli indagati. Questi ultimi, di conseguenza, armati di un coltello e di una bottiglia di vetro, hanno aggredito il giovane nord-africano con violenza, dimostrando incapacità di autocontrollo ed approfittando della sua condizione di isolamento. Le menomazioni gravi e permanenti riportate dalla vittima ad una mano sono state documentate con l’escussione del personale sanitario intervenuto sul posto e dei medici. I due giovani, quel giorno, erano stati autorizzati dalla comunità per minori, cui risultavano affidati, ad uscire dalla struttura per raggiungere i rispettivi familiari e amici. Tuttavia, gli stessi, in violazione dei permessi ricevuti, avevano deciso di recarsi a Milano in zona Garibaldi facendo rientro in comunità solamente il giorno successivo, dopo essersi resi protagonisti dell’efferata aggressione e trascorso la notte in condizioni di irreperibilità. Il 18 enne, è stato raggiunto dal provvedimento presso l’Istituto Penale per Minorenni “Beccaria” di Milano, dove è ristretto a seguito dell’aggravamento della misura alternativa alla detenzione dell’affidamento in prova ai servizi sociali in comunità, cui era sottoposto, mentre il 17 enne, anch’egli gravato da numerosi pregiudizi penali ed in atto sottoposto alla messa alla prova, è stato accompagnato dai Carabinieri in comunità.

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