Giorgia Tavella e la pandemia: “Cosa farò quando finirà? Una giornata con mio nipote”

Giorgia Tavella e la pandemia. La giornalista sportiva delle Reti Mediapason ha raccontato com’è cambiata la sua percezione delle cose in questo periodo di quarantena. Nel suo periodo di isolamento la cucina, la musica e le SerieTv sono diventate compagne di viaggio.

Come la sta vivendo la quarantena?

Quando è nato il tutto, l’ho vissuta peggio di adesso. All’inizio sono stata colta da sconforto, la condizione che mi ha colpito di più è stata l’incertezza. Ero abituata a vedere i miei obiettivi, quelli giornalieri e quelli a più lunga gittata. La prospettiva. Il fatto di non sapere quando poter riprendere in mano i miei obiettivi mi ha destabilizzato. L’isolamento a cui non ero abituata mi ha creato sconforto. Sono un animaletto sociale, per me è fondamentale stare con le persone. Mi è mancato tanto il contatto e la vicinanza con la mia famiglia. Mi sta mancando molto. Adesso è come se avessi un po’ di rassegnazione rispetto alla situazione comune: non si può agire come vorrei. L’unica cosa che si può fare è seguire i dettami. L’unico modo per fare bene a sé stesso e agli altri è stare a casa. Grazie al lavoro trovo un po’ di serenità. Pensare di poter dare un po’ di svago e di intrattenimento alle persone mi fa sentire meno inutile.

Cosa le sta insegnando?

Mi sono pentita del fatto di non aver manifestato a volte il mio affetto, rinunciando a qualche abbraccio. A livello più intimo sono un po’ pudica, mi sono trattenuta nelle mie esternazioni d’affetto. Questa mia situazione mi ha insegnato a lasciarmi andare di più con le persone a cui voglio bene.

Come occupa il tempo?

A livello pratico ho riscoperto la cucina. Le mie specialità sono soprattutto i primi. Il risotto con salsiccia e bonarda il mio piatto, ma anche le polpette. Cucinare per me stessa è stata la riscoperta maggiore. Vivendo da sola mi piaceva cucinare per familiari e amici. Adesso mi piace cucinare cose più particolari anche per me stessa.

Sarà una società migliore?

Temo sempre che le persone dimentichino velocemente. Non vorrei che queste analisi di coscienza che ciascuno starà facendo non si mantengano con il tempo. Spero possano essere mantenute anche dopo la fine dell’emergenza. È uno sforzo che dobbiamo fare.

Come occupa il tempo a casa?

Guardo soprattutto serie TV. Sto guardando Bloodline. È una serie investigativa. Si sviluppa attraverso la storia di una famiglia che sta in un resort. Una serie molto appassionante e piena di intrighi. È una serie molto dettagliata. A livello psicologico è molto reale.

La musica ha un grande ruolo distensivo…

Ascolto musica tutto il giorno in particolare Pop, Indie e Rap. Consiglio una canzone bellissima di Mr Rain che si intitola “Fiori di Chernobyl”, sembra scritta apposta per questo periodo. È un invito a trovare una luce in fondo al tunnel

Tecnologia al potere per mantenere i contatti

Mi fa piacere parlare con gli amici, cerchiamo di tenerci in contatto con videochiamate individuali. Di gruppo ne ho fatta una, ma non si capiva niente. Capita di sentire anche due, tre amici al giorno

Tavella capo del governo che farebbe?

Penso che le istituzioni stiano facendo il massimo. Credo che vista la situazione eccezionale sia un lavoro difficilissimo. E spero che prendano decisioni per il bene comune. Decisioni di buon senso. Non vorrei trovarmi nei loro panni perché capisco lo sforzo senza precedenti che stanno profondendo.

Alla fine dell’emergenza quale sarà la prima cosa che farà?

Passerò un pomeriggio di gioco con mio nipote Raffaele, ne uscirò stremata, ma ne sarà valsa la pena di sicuro.

Giorgia Tavella Pandemia-MALPENSA24