Giro d’Italia. Sorpresa De Bondt, beffato Affini

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TREVISO – Velocisti beffati, De Bondt in festa, Affini con il sogno infranto. E la maglia bianca di Lopez finita lontano lontano. Sono questi i verdetti della diciottesima tappa del Giro d’Italia, la Borgo Valsugana-Treviso che tutto è stato tranne che una tappa di trasferimento.

La volata a quattro che ha deciso la corsa dopo 156 km percorsi, ha visto il successo del belga Dreis De Bondt che arricchisce ulteriormente l’ottimo Giro della Alpecin Fenix, mentre Edoardo Affini è costretto ancora una volta ad accontenarsi del secondo posto, proprio come era avvenuto a Verona con Giacomo Nizzolo nel 2021.

Per quanto riguarda la classifica generale, da segnalare la giornata difficile di Juan Pedro che è rimasto attardato quando il gruppo si è spezzato sul Muro di Cà del Poggio e ha pagato un ritardo di tre minuti al traguardo.

LA CORSA. Nei primi chilometri della tappa a prendere l’iniziativa sono stati il secondo classificato della tappa di Napoli Davide Gabburo (Bardiani Csf Faizanè) assieme al mantovano Edoardo Affini (Jumbo Visma), al belga Dries De Bondt (Alpecin Fenix) e al danese Magnus Cort Nielsen (Ef Education). Il quartetto è riuscito a fuggire al controllo del gruppo giocandosi tra loro prima il traguardo per scalatori di Scale di Primolano vinto da De Bondt e il Traguardo Volante di Valdobbiadene andato a Gabburo.

Fino a Ca’ del Poggio il gruppo sembrava poter rientrare facilmente sui fuggitivi ma, proprio verso il secondo GPM di giornata Affini e Co hanno aperto il gas e guadagnato sul plotone condotto delle formazioni dei velocisti DSM, Groupama – FDJ, Quick-Step Alpha Vinyl Team e UAE Team Emirates (che oggi ha dovuto fare i conti con il ritiro di Almeida).

A Ca’ del Poggio,  Dries De Bondt passato davanti a tutti applaudito (come l’ intero gruppo) da una moltitudine di tifosi. Il plotone è scollinato al traguardo per scalatori con un ritardo di 2’24” ed ha cominciato a frazionarsi  (nel secondo troncone la maglia bianca e una cinquantina di corridori)

A questo punto ha preso il via uno spettacolare braccio di ferro tra i tre plotoni: i quattro fuggitivi davanti a tutta, il grosso del gruppo a inseguire (Jai Hindley è stato attardato da una foratura negli ultimi 2000 metri) e infine il plotone guidato dalla Trek Segafredo impegnato nel disperato tentativo di recuperare con Lopez o perlomeno di contenere il distacco e difendere la maglia bianca. A vincere la contesa sono stati i quattro moschettieri in testa che si sono giocati la vittoria tra loro con l’urlo di gioia finale di De Bondt.

Domani i Girini ripartiranno da Marano Lagunare ed arriveranno al Santuario di Castelmonte per complessivi 168 km.

Articolo a cura di Tuttobiciweb.it

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