Giro, il ceco Hirt s’esalta nel tappone, Hindley s’avvicina alla Rosa, Nibali si difende

APRICA – Tre anni fa Jan Hirt aveva perso la tappa del Mortirolo nel duello finale con Giulio Ciccone, stavolta il 31enne ceco della Intermarché Wanty Gobert diretta da Valerio Piva si è preso una splendida rivincita andando a conquistare la sedicesima frazione del Giro d’Italia 2022, probabilmente la più dura, con partenza da Salò e conclusione ad Aprica dopo aver superato 5.250 metri di dislivello e pedalato 202 chilometri. Seconda posizione per il bravissimo olandese Thymen Arensman della DSM, mentre per il terzo posto e quattro secondi di abbuoni per Hindley che beffa allo sprint Carapaz, seguito da Valverde e Landa, e si porta a soli 3 secondi dalla maglia rosa. Pochi secondi di distacco per Almeida, quindi Nibali, due corridori che hanno nel loro DNA di non voler mollare mai.

La corsa

Una tappa come questa non poteva che essere scoppiettante fin dai primi chilometri. Dopo il minuto di silenzio osservato in onore di Stefano Martolini, il tecnico della Viris Vigevano che ha perso la vita domenica a Castelfidardo in un incidente terribile, il gruppo ha salutato prima del via un amico come Sonny Colbrelli.

E poi, subito spettacolo con i tanti tentativi di prendere la fuga giusta e un gruppo di 28 uomini che se ne va: Giulio Ciccone vince il GPM di Goletto di Cadino battendo la maglia azzurra Koen Bouwman ma l’abruzzese commette un errore nel fondovalle. Se ne va infatti un plotoncino comprendente Bouwman, Ciccone prova ad inseguire sul Mortirolo, arriva a 100 metri dai battistrada e poi salta. Bouwman va a vincere il GPM e rafforza la sua maglia azzurra di leader degli scalatori, mentre il gruppo della maglia rosa si assottiglia sempre più. In discesa Nibali allunga nella prima parte, Pozzovivo cade ed è costretto ad inseguire, poi nel fondovalle il gruppetto si riforma con la Astana a tirare.

Intanto davanti in fuga rimangono Wout Poels (Bahrain – Victorious), Lennard Kämna (BORA – hansgrohe), Hugh Carthy (EF Education-EasyPost), Jan Hirt (Intermarché – Wanty – Gobert Matériaux), Alejandro Valverde (Movistar Team) e Thymen Arensman (Team DSM) ma sulla salita di Teglio la Bahrain Victorious aumenta ancora l’andatura e il vantaggio dei battistrada scende a 3’30”.

Nella discesa di Teglio Kämna ha allungato mentre Poels si è rialzato per attendere gli inseguitori e dar man forte al trenino della Bahrain Victorious che ha fatto un grande lavoro.

Sulla salita di Santa Cristina, cedono prima Pozzovivo, poi Bilbao – vittima tra l’altro di una caduta proprio in salita – poi Nibali e Almeida. Landa, Hindley e Carapaz a giocarsi il Giro. Davanti intanto, corsa nella corsa, Arensman e Hirt hanno raggiunto Kämna a 8,5 dall’arrivo. Poco dopo il corridore ceco è scattato nel tratto più duro staccando il 22enne della DSM lanciarsi verso la gloria e la sua quinta vittoria in carriera. Prima di oggi Hirt aveva gioito al Tour dell’Oman e in Austria.

Cala il sipario sulla Wine Stage del Giro 2022 ma la corsa rosa promette ancora emozioni: domani si andrà da Ponte di Legno a Lavarone per complessivi 168 chilometri.

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Articolo a cura di Tuttobiciweb.it

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