Centrodestra sempre più in frantumi, Pellicini (FdI) a Gualandris (Lega): «Infantile»

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Pellicini (a destra) con La Russa e Martignoni

VARESE – Estromesso per mano del commissario provinciale leghista Stefano Gualandris dalla chat del centrodestra insieme al suo responsabile per gli enti locali Giuseppe De Bernardi Martignoni, il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia Andrea Pellicini reagisce parlando di «isterismo» e «infantilismo politico». Il comportamento di Gualandris, dice, si commenta da solo: «La sua è una caduta di stile che ci fa rimpiangere il modo di porsi e le capacità politiche dei suoi predecessori». 

Epicentro Cassano 

La rottura del centrodestra a Cassano ha innescato lo scontro al vertice tra Fratelli d’Italia e Lega in provincia di Varese. E sempre a Cassano, il senatore Ignazio La Russa ieri ha messo il carico da novanta con la velata presa in giro a Gualandris, a tal punto da reinnescare quel “liberi tutti” minacciato dalla Lega soltanto lo scorso 5 maggio ma che sembrava già superato. Una eventualità di cui Pellicini non se ne capacitava allora così come adesso: «Tra l’altro, a parte Cassano Magnago, stiamo correndo insieme in altri comuni come Ferno e Gerenzano. Governiamo insieme in Provincia, a Gallarate e Busto Arsizio. In questo modo, è lui che mettere a rischio la tenuta dell’alleanza, non certo noi».

Isterismo politico 

Il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia è solitamente uomo di mediazione, capace di andare oltre alle provocazioni. Ma stavolta appare talmente perplesso dall’epurazione whatsappiana che non prova nemmeno a ricucire lo strappo. Anzi, contribuisce a scavare quel solco tra i due alleati che non sembrano ormai più saper trovare un punto di incontro: «Sono perplesso anche perché lo scorso anno, anche superando molte difficoltà, abbiamo lavorato bene, facendo correre ovunque il centrodestra unito. Non capisco dunque questo atto di isterismo politico. Sarà forse il caldo oppure una malcelata invidia per i recenti sondaggi politici. Non lo so. In più di venti anni di impegno politico ho avuto a che fare con grandi uomini della Lega, da Marco Reguzzoni a Dario Galli fino a Matteo Bianchi. Mai mi sarei aspettato un atto di infantiilismo politico da un loro segretario provinciale. Sta di fatto che siamo fuori dalla chat di Gualandris. Ce ne faremo una ragione».

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