Esplode la rabbia della Lega: sbattuti fuori dalla chat del Cdx Pellicini e Martignoni

Da sinistra Gualandris e i Fratelli espulsi dalla chat Pellicini e Martignoni

VARESE – “Ops, mi sono dimenticato di togliere chi non è più del centrodestra da questa chat😉. Beppe (De Bernardi Martignoni ndr) spiega a Ignazio (La Russa) di segnarsi pure questa!! Buona guerra per i collegi regionali”. E dopo il messaggio politico l’effetto: “Stefano Gualandris ha rimosso De Bernardi Martignoni” e poi, “Stefano Gualandris ha rimosso Andrea Pellicini”. Tra Lega e Fratelli d’Italia è scontro durissimo e il generale di ferro del Carroccio provinciale sbatte fuori dalla chat del centrodestra il presidente provinciale del partito della Meloni Andrea Pellicini e il responsabile degli Enti Locali Giuseppe De Bernardi Martignoni.

Il messaggio sulla chat del centrodestra provinciale

La doppietta di Gualandris: “Fdi, ciao ciao”

A Cassano, Ignazio La Russa ha detto di non conoscere Gualandris (“Chi è?”) e ha promesso che si sarebbe segnato il suo nome per ricordarselo. Ma il commissario provinciale della Lega nel centrodestra locale è noto per essere persona dai metodi spicci e quasi sempre ruvidi. E chi lo conosce bene aggiunge che “l’uomo non guarda in faccia a nessuno”.

E la conferma di quanto sia risoluto il Gualo (così lo chiamano in Lega), dopo l’annuncio urbi et orbi che nel Varesotto il centrodestra è morto, arriva via chat con un messaggio che fa riferimento allo sfottò di La Russa nei suoi confronti e con la decisione di sbattere fuori dal gruppo i due pezzi da novanta di Fratelli d’Italia.

Gualandris chi?

Le reazioni sotto banco

La doppietta di Gualandris ha fatto subito il giro del (piccolo) mondo politico della provincia del Varesotto. Suscitando diverse e opposte reazioni. Poiché il gesto, per quanto avvenuto nella piazza virtuale di Whatsapp è chiaramente una dichiarazione di guerra. E fa salire la tensione tra leghisti e meloniani alle stelle. Con la sensazione sempre più forte che Cassano Magnago sia sempre più un pretesto per mollarsi ceffoni, togliersi sassolini dalle scarpe e regolare i conti di chi, tra Lega e Fratelli d’Italia, sia il partito deputato a guidare un centrodestra tutt’altro che granitico.

E così, in casa dei Fratelli, non fanno altro che seguire la linea di La Russa. Ed è lo stesso Martignoni a prendere in giro Gualandris: «Caro Gualo – gli scrive il gallaratese – ci vediamo tra cinque anni a Gallarate, dove forse ti ripropongono. Per finta».

Sotto il tetto della Lega invece c’è chi prende subito le parti del commissario: «Ha fatto bene. Cassano è solo l’ultimo episodio in cui Fratelli d’Italia fanno il bello e cattivo tempo. Adesso basta». E chi scrolla la testa: «Questi sono matti – commenta più di un leghista sotto traccia e sotto promessa di anonimato – Sarebbe bello capire per conto di chi Gualandris abbia deciso di alzare in questo modo la tensione. Attenzione che tira tu che tiro io la fune del centrodestra si spacca. Qua nessuno si rende conto che i due partiti sono alleati ovunque tranne che a Cassano e che l’anno prossimo ci sono le regionali. Ci facciamo male».