“Varese con Bianchi sindaco”: «Siamo il centro. Galimberti sbilanciato a sinistra»

VARESE – Lavoro, sicurezza, sussidiarietà e famiglia i temi in cima all’agenda elettorale. L’alleanza  «quasi nascosta per opportunità politica»  di Davide Galimberti con i Cinque stelle il refrain politico. E infine il simbolo che racchiude i loghi di Forza Italia, Noi con L’Italia e Popolo della famiglia e, seppur senza simboli il gruppo che fa riferimento al consigliere Luca Boldetti e all’ex assessore Enrico Angelini. Un cerchio dove domina il blu e la scritta “Varese con Bianchi sindaco”.

Un centro forte per Matteo Bianchi

«Lavoro, sicurezza, che approfondiremo con il nostro candidato Donato Lerna, sussidiarietà e la centralità della famiglia – ha spiegato Piero Galparoli, commissario cittadino di Forza Italia – Sono questi alcuni temi che ben fanno capire la composizione della nostra lista. La nostra coalizione è composta da due forze sovraniste (lega e Fratelli d’Italia), forse tre (Varese Ideale) e ci sono due liste di centro, ovvero la civica e la nostra che si chiama Varese con Bianchi sindaco, uno schieramento ampio, che raccoglie tutte le anime moderate e che hanno l’obiettivo comune di dare un’alternativa a questa amministrazione che, con i Cinque stelle è ormai sbilanciata a sinistra.

«Vogliamo raccogliere tutta l’area moderata, il centro del centrodestra, in una lista unica – ha dichiarato Raffaele Cattaneo, leader di Noi con l’Italia – E che dialoga con tutti gli elettori moderati che si identificano con il centrodestra. Una colazione che non può esistere senza il centro e che trova maggior forza con questa lista unitaria». E ancora: «Noi auspichiamo che sotto questo simboli si possano trovare tutti quelle che realtà moderate e di centro quali Cambiano, ad esempio. Il nostro obiettivo è quello di garantire una presenza importante nel prossimo consiglio comunale a fianco del sindaco Bianchi».

«Galimberti è una persona stimabile – ha concluso Cattaneo – ma da varesino, dico che ha deluso. Qualche esempio? Politeama, scelta di ripiego dal momento che non è riuscito a realizzare il teatro che meriterebbe la città, il tema dei parcheggi, ma anche quello delle ciclabili. Operazioni che hanno mostrato i limiti di questa amministrazione».

Dialogo con il terzo settore

Giovanni Chiodi, segretario cittadino di Noi con l’Italia: «Questa lista ha riunito persone che hanno già lavorato insieme per la nostra città. Siamo moderati, ma non siamo “pappamolli”. Per noi è centrale il tema della sussidiarietà che si può declinare nel terzo settore, nelle scuole paritarie. Settori che devono essere ascoltati come lo erano prima dell’amministrazione di centrosinistra. Questo significa dare loro un unico assessorato come punto di riferimento. Un cambio di vedute e di passo rispetto a quanto fatto dal sindaco Galimberti».

La famiglia al centro

Gabriella D’Amato, segretario provinciale del Popolo della Famiglia: «Per noi la famiglia è il punto decisivo attraverso il quale affrontare tutte le tematiche legate alla città. Non ci può essere ripresa se non si parte dalla famiglia. La famiglia è una risorsa e non l’oggetto dell’assistenzialismo. Asilo nido gratis? Certo, ma non solo quelli comunali che sono una piccolissima parte rispetto a quelli presenti in città».