Gogna social per i commercianti che non festeggiano i 100 anni della Pro Patria

BUSTO ARSIZIO – Quando dici Pro Patria a Busto Arsizio, dici di un simbolo che merita rispetto e, per molti, devozione. Se mai ti venisse in mente di profanarne la sacralità (laica) potresti incorrere in pesanti sanzioni più o meno virtuali. Parliamo di una squadra di calcio, certo. Ma considerata dall’immaginario collettivo locale una formidabile icona della città. Figurarsi ora che ha tagliato il traguardo dei cento anni: una compagine, quella biancoblù, entrata nella storia. Sarà per tutte queste ragioni che un post su Facebook dei Fioeu da Busti, un gruppo che aggrega tifosi, fa nomi e cognomi dei commercianti del centro storico che si sono rifiutati o che, più semplicemente, hanno evitato di addobbare le loro vetrine con i colori della società, il bianco ed il blu. Un’idea, sfociata in un concorso per festeggiare appunto il secolo di vita della Pro; iniziativa che ha avuto ampissima partecipazione, con risultati in alcuni casi davvero encomiabili, a conferma di quanto sia sentita la squadra che rappresenta Busto sui campi di calcio della serie C: un amore (quasi) incondizionato. Al punto da produrre una prima intemerata social (“Ma i negozianti del centro sanno che esiste la Pro Patria?”) alla quale ha fatto seguito una seconda, pubblicata oggi, sabato 2 marzo.

Nomi e cognomi

Qualcuno dei negozianti si è chiamato fuori, in piena libertà (ci mancherebbe altro). Risultato: è stato messo alla gogna social, con riferimenti precisi e inequivocabili. Titolo del post: Vetrine biancoblù, la vergogna del centro. Quindi: ma è possibile che i negozi storici di Busto (seguono i nomi, ndr) non abbiano a cuore la Pro Patria?
Il corredo dei relativi commenti è tutto da leggere, manco si fosse vilipeso chissà cosa e chissà chi. Con prese di posizioni dedicate all’amministrazione civica rea, secondo gli autori degli interventi in rete, di disinteresse nei confronti della squadra. Insomma, di tutto un po’. Uno a caso tra i tanti: “Mancano vetrinisti, mancano bustocchi soprattutto”. E magari manca un tantinello il senso della libertà: si può essere di Busto e tifare per il Cosenza. O a Busto, chi non è coi Tigrotti, finisce al ludribio? Detto questo, ora e sempre Forza Pro Patria!

Vetrine biancoblù busto – MALPENSA24