Gorla, è lite sul Gesù Bambino rotto. Sardone: «Pakistani». «È sciacallaggio»

Il Gesù Bambino rotto di Gorla Maggiore. Nei riquadri, Silvia Sardone e Luca Vergani

GORLA MAGGIORE – Il Gesù Bambino rotto nel Presepe di Gorla Maggiore diventa un caso politico. L’eurodeputata della Lega Silvia Sardone prende di mira i «tre ragazzi pakistani» (di età comprese tra i 7 e i 10 anni) che hanno fatto cadere la statuina, ma dal territorio, per voce del Lib-Pop marnatese Luca Vergani, si leva l’accusa di «sciacallaggio e strumentalizzazione» di un episodio che non avrebbe «nulla a che fare con la religione».

Il caso

La vicenda risale a tre giorni fa, quando la Pro Loco di Gorla Maggiore ha trovato il Bambinello in cocci nel Presepe allestito in piazza. Tanta tristezza la reazione a caldo. Poi l’amministrazione comunale ha visionato le telecamere di videosorveglianza, che hanno fatto emergere la verità: tre ragazzini che, giocando con la statuina, la fanno cadere, e i genitori che rimettono a posto i cocci. Una volta identificati, sono arrivate le ammissioni e le scuse, ma anche l’offerta di risarcire il danno. Ed è stato per primo il sindaco Pietro Zappamiglio a chiedere di evitare la gogna per i ragazzi, puntando il dito contro la responsabilità dei genitori.

L’attacco della leghista

«Bambini pakistani irrompono nel presepe cittadino e rompono la statua del Gesù Bambino. È successo a Gorla Maggiore, in provincia di Varese – così Silvia Sardone, europarlamentare leghista, sulla sua seguitissima pagina Facebook, commenta la notizia riportata sul quotidiano “Libero” – un atto vandalico indegno, nel silenzio dei genitori. Un altro caso grave in Lombardia dopo l’episodio di Parabiago dove prima di Natale un magrebino è entrato in chiesa e ha dato fuoco all’allestimento della Natività». In poche ore il post ha ricevuto migliaia di commenti e “like” e centinaia di condivisioni.

La risposta: «Sciacallaggio»

Ma dal territorio della Valle Olona non ci sta Luca Vergani, segretario provinciale di Italia Liberale e Popolare. «Questo è sciacallaggio allo stato puro, siamo di fronte ad una notizia strumentalizzata dalla destra per la propria campagna elettorale – l’accusa a Sardone – è stato appurato che si è trattato di un evento accidentale, frutto dell’esuberanza di tre bambini, senza alcuna connotazione religiosa. Oltretutto il padre di questi ragazzini si è scusato e si è reso disponibile a risarcire il danno procurato. E allora di cosa stiamo parlando? Serve garantismo: si rispettano le indagini e poi si formulano i giudizi».

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