Gorla Maggiore, la giunta approva il nuovo campo da calcetto. Ma il Covid fa ritardare

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GORLA MAGGIORE – Un polo sportivo per i giovani, dove giocare a calcio, basket, pallavolo, ma soprattutto dove incontrarsi in sicurezza. E’ questa la visione di Fare Comune sull’area feste di Gorla Maggiore. Un progetto che si sta concretizzando, grazie all’approvazione in giunta dello studio di fattibilità e del finanziamento del primo campo da calcetto. Ma l’emergenza da coronavirus fa allungare le tempistiche.

Un nuovo look all’area feste

La pandemia, che è tornata a farsi sentire più forte che mai, metterà in stallo da domani, venerdì 6 novembre, la maggior parte delle attività produttive della Lombardia e così anche svariati progetti delle amministrazioni locali. Uno di questi è proprio la realizzazione del polo sportivo e del divertimento di Gorla Maggiore, promesso da Fare Comune in campagna elettorale. «Prevediamo sicuramente un ritardo di almeno tre mesi – ammette il sindaco Pietro Zappamiglio – ma abbiamo già approvato lo studio di fattibilità e il finanziamento per costruire il primo campo da calcetto».

La giunta Zappamiglio ha approvato lo studio di fattibilità del primo lotto che comporrà l’ambizioso progetto del polo sportivo gorlese. Si tratta di uno dei due campi da calcetto coperti su terreni che si troverà di fronte all’area feste. «Nel 2016 il Comune ha acquistato quest’ampia zona di circa 12 mila metri quadrati che ha un grande potenziale e che noi vogliamo appunto trasformare in un luogo di ritrovo per i ragazzi», spiega il primo cittadino.

Sport per tutti i gusti

«Un polo dedicato appunto allo sport, che verrà completamente rinnovato con una viabilità più fluida e dei parcheggi per non creare disagi ai residenti e che accoglierà vari spazi. In particolare due campi da calcetto, uno da basket e uno da beach volley», aveva detto in campagna elettorale Federico Terreni, ora consigliere comunale.

Ed effettivamente il team di Fare Comune ha mantenuto le sue promesse, approvando lo studio di fattibilità e presentando in consiglio la variazione del piano triennale delle opere pubbliche con l’investimento massimo di circa 300 mila euro, destinati appunto a questo campo. «Misura che è stata approvata grazie ai voti della maggioranza, mentre la minoranza ha votato contro», ci tiene a sottolineare Zappamiglio.

Almeno 3 mesi di ritardo per il Covid

Le buone intenzioni ci sono tutte, ma quello che manca ora è la possibilità i svolgere lavori di questo tipo. «Chiaramente la pandemia ci impone di rivedere le nostre priorità e non possiamo iniziare subito i lavori. Temo proprio che accumuleremo almeno tre mesi di ritardo», dice il sindaco, annunciando che la data di scadenza, inizialmente fissata per il 30 aprile 2021, slitterà sicuramente.

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