Gorla Minore del futuro: oltre 2 milioni di investimenti per scuole, sport e strade

gorla minore vittorio landoni sindaco

GORLA MINORE – Se lo scorso anno la parola più diffusa era “Covid”, ora si aggiunge certamente anche il termine “ripresa“. Con la campagna vaccinale che sta iniziando a ingranare, i contagi in calo e la riapertura della maggior parte delle attività sembra comparire una luce in fondo al buio tunnel della pandemia. «Stiamo pianificando una variazione di bilancio da più di 2 milioni di euro perché non smettiamo di investire sul nostro paese, ma i bandi di Regione Lombardia hanno tempi troppo stringenti per Comuni con risorse limitate come il nostro», denuncia il sindaco di Gorla Minore, Vittorio Landoni, nel pianificare il futuro dopo il coronavirus.

Sindaco, è passato più di un anno dallo scoppio della pandemia e ci siamo ormai lasciati alle spalle la terza ondata del virus. Come ha vissuto questo difficile periodo Gorla Minore? 
«Sicuramente la prima ondata è stata la più dura, perché ci ha presi alla sprovvista e non avevamo i mezzi e le conoscenze per affrontarla al meglio. Anche lo scorso autunno ce la siamo vista brutta, raggiungendo i 200 contagi, ma per fortuna abbiamo potuto contare sul sostegno dei volontari e della Protezione civile che hanno aiutato con la consegna dei pasti e delle medicine a domicilio. Quello che ci preoccupa è soprattutto lo stato d’animo molto stressato e preoccupato dei nostri cittadini. Proprio in queste settimane purtroppo un gorlese ha perso entrambi i genitori di Covid e si è appena rimesso lui stesso dall’infezione: alcune situazioni sono davvero drammatiche».

Si sa, l’unico modo per uscire da questa pandemia sono i vaccini. Proprio lo scorso mese, insieme a Gorla Maggiore, avete iniziato a vaccinare i vostri pazienti fragili a domicilio. Ci può dare qualche aggiornamento? 
«Anche in questo caso grazie all’impegno della Protezione civile e dei medici di base siamo riusciti a somministrare a tutti la prima dose, quindi siamo molto soddisfatti e più tranquilli. E dal 22 maggio inizieremo con il secondo giro in modo da ottenere appunto l’immunità, soprattutto per i più fragili e nella speranza che si possa ritornare a una rinnovata normalità di cui tutti abbiamo bisogno».

Parlando di normalità, proprio a Gorla Minore è nato il Comitato “Giù le mani dalla scuola”, con l’obiettivo di tornare sui banchi in presenza. Qual è l’umore delle famiglie in questo periodo?
«Personalmente ho accolto e ascoltato le istanze dei genitori e capisco perfettamente le difficoltà che stanno vivendo e la frustrazione provata quando sono state chiuse le scuole. In precedenza i bambini potevano seguire le lezioni in presenza anche in zona rossa, quindi non ho capito perché lo scorso marzo abbiano chiuso tutto lasciando i genitori in oggettiva difficoltà. Purtroppo come amministrazione comunale non possiamo fare molto, ma stiamo comunque pensando di investire alcuni fondi regionali che dovrebbero arrivare proprio sulle elementari Parini. Ma è tutto un’incognita».

gorla minore comitato scuole

Perché?
«Il problema dei bandi di Regione Lombardia è che hanno dei tempi davvero stringenti e il nostro Comune, così come molti altri, non ha abbastanza personale per preparare tempestivamente tutti i documenti, i progetti e gli studi di fattibilità necessari. Per esempio in questo caso dovrebbero arrivarci 100 mila euro entro luglio, ma i lavori devono partire a settembre, sarà davvero difficile riuscire a fare tutto in tempo. Però ci proviamo anche perché ci piacerebbe investirli appunto per migliorare le elementari».

Oltre a questo quali idee bollono in pentola? Proprio il prossimo venerdì 14 maggio in consiglio dovrete presentare la variazione di bilancio, può anticiparci qualcosa? 
«Si tratta di una variazione importante perché supera i 2 milioni di euro. Ovviamente una parte è vincolata, ma abbiamo previsto numerosi investimenti perché non vogliamo fermarci. Innanzitutto prevediamo circa 500 mila euro per la Villa Durini che necessità di un miglioramento, poi altri 250 mila euro per mettere in sicurezza il giardino della Villa Solbiati che abbiamo appena comprato e 50 mila per far partire una progettazione sul futuro di questo edificio. Interverremo poi sulla manutenzione delle strade, la riqualificazione di via Colombo, l’area esterna della mensa e il tetto delle scuole medie Manzoni. Inoltre i lavori al campo sportivo saranno pronti entro settembre e vogliamo rinnovare anche la sede della Protezione Civile».

Sembra che la ripresa sia quindi alle porte? 
«Noi pensiamo al futuro con questi investimenti e pensiamo anche alle attività commerciali, infatti abbiamo ridotto la Tari e l’annullamento della Tosap. Ci stanno arrivando dei segnali positivi, per esempio un’azienda ci ha comunicato che vuole comprare un nuovo capannone sul territorio e altre 2 aziende hanno acquisito degli immobili di realtà che avevano chiuso».

Un’altra realtà che ha mostrato interesse per Gorla è stata la società di telecomunicazioni che vuole costruire un’antenna 5g in via Manzoni. La ditta vi ha citati in giudizio al Tar, come procede? 
«Ci siamo costituiti in giudizio perché tutto il consiglio comunale è contrario all’antenna in quel punto del paese. C’è già stata la prima udienza, ma fortunatamente non hanno dato la sospensiva (che avrebbe permesso alla società di iniziare a costruire ndr) e quindi la decisione è stata rimandata la prossimo autunno. Ora stiamo cercando di decidere se procedere con uno studio preliminare per un’altra area da proporre all’azienda oppure se aspettare il giudizio del Tar».

E per concludere, quali interventi avete fatto e state pensando di fare per il sociale? 
«Temo che ancora non abbiamo visto gli effetti della pandemia, anche perché c’è il blocco dei licenziamenti. Noi però abbiamo investito gli 80 mila euro dello Stato, oltre ai 15 mila euro del Comune e altri 20 mila provenienti dalle donazioni dei privati. Non li abbiamo esauriti tutti, quindi vogliamo continuare con i buoni spesa per dare un aiuto concreto».

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