GORLA MINORE – «E’ scandaloso dedicare un parcheggio alla memoria dei caduti del nostro esercito». Con queste parole Fabiana Ermoni, capogruppo di opposizione della lista Per Gorla più viva, si schiera contro la decisione dell’amministrazione di trasformare il parco di Nassiriya in un parcheggio.
Il cemento si mangia il verde
Durante lo scorso consiglio comunale, di venerdì 2 ottobre, l’amministrazione Landoni ha presentato il progetto di inserire dei posteggi nell’attuale parco di Nassiriya, in via Roma. «La loro idea è quella di cementificare gran parte dell’area, rimuovendo le aiuole e inserendo ben 12 posti auto. Rimarrebbero solo tre alberi. Questo snaturerebbe completamente lo scopo del parco, ovvero quello di onorare la memoria dei caduti», denuncia Ermoni.
Che, già da quando il progetto era stato proposto, aveva storto il naso. Durante la campagna elettorale, infatti, Per Gorla più viva aveva pensato a delle alternative per questo spazio. «Noi pensavamo di mantenere più verde e di inserire al massimo 6 posti auto. Avevamo escluso la cementificazione proprio perché è scandaloso commemorare le vite di chi ha combattuto per il nostro paese attraverso un parcheggio».
Questi parcheggi non servono
Ecco perché il gruppo di minoranza ha deciso di votare contro il progetto, opponendosi apertamente e criticando l’atteggiamento dell’amministrazione. «Innanzitutto, questi posti auto non sono nemmeno così urgenti. Perché ne verranno introdotti già 40 davanti al Collegio Rotondi e poi, visto che hanno acquistato la villa Solbiati e vogliono aprire il passaggio da via Roma a via Terzaghi, creeranno altri posteggi nella ex piazza mercato. Perciò non vedo davvero la necessità di distruggere questo spazio verde».
Minoranze ignorate
In conclusione, Ermoni ci tiene a sottolineare il mancato coinvolgimento della minoranza. «Come sempre veniamo a conoscenza dei progetti una volta fatti e in questo modo non solo non veniamo consultati, ma non possiamo nemmeno contribuire con idee e proposte. E si tratta sempre di cambiamenti importanti per il nostro paese, come la pista ciclabile. Questo non è giusto perché, nonostante loro governino, noi rappresentiamo comunque 2 mila gorlesi e siamo sempre stati molto collaborativi con una maggioranza che, invece, non ci ha mai coinvolti».
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