BUSTO ARSIZIO – Non vincono, e non compaiono mai in televisione e sulle prime pagine dei giornali. Ma ora parlerà di loro “Wonderful Losers”, candidato agli Oscar 2019 come miglior film straniero e miglior documentario. L’opera, positiva e appassionante, descrive il mondo del ciclismo professionista, e in particolare quello dei gregari come metafora della vita. Lunedì 17 dicembre, con la presenza di Daniele Colli, sarà proiettata alle 21 al Lux di Busto Arsizio.
Alzare bandiera bianca non è ammesso
Realizzato dalla Stefilm di Torino, uno dei più importanti produttori italiani di documentari, Wonderful Losers descrive la realtà di quei ciclisti che secondo molti, non vincendo e non comparendo mai in televisione e sulle prime pagine dei giornali, sono semplicemente dei perdenti. In realtà sconfitti non sono, perché ogni loro tappa è un atto d’amore verso lo sport, una lotta continua contro freddo, caldo, cadute e imprevisti. Si tratta dei gregari, i “portatori d’acqua”, i Sancho Panza del ciclismo professionistico. Arūnas Matelis ha seguito questi guerrieri, cavalieri e monaci. Ne ha raccontato la volontà smisurata, la devozione e la capacità di sopportare fatica e dolore per continuare la gara a ogni costo, e dare il personale contributo alla vittoria finale del loro capitano. Se si schiantano si rialzano, e fanno di tutto per continuare la corsa: alzare bandiera bianca non è ammesso. Ma non sono soli. Il team dei medici, stipato in una piccola e claustrofobica automobile, accorre per prestare le prime cure, si lancia sull’asfalto a soccorrere chi è caduto o medica i feriti che, senza fermarsi, si agganciano ai finestrini dell’auto. Un lavoro che ricorda quello di una guerra: sono nella linea di fuoco, in prima linea dove il ritiro non è un’opzione. I ventuno giorni del Giro d’Italia sono il perfetto scenario per l’odissea dei gregari e dei loro angeli custodi, i medici di corsa.