Guarnieri: «Chi tira in ballo il Comitato Legalità a Legnano difendeva Fratus e C.»

LEGNANO – «Chi si permette di chiamare in causa il Comitato Legalità, abbia il coraggio di metterci la faccia come abbiamo fatto noi. È chi siede in Consiglio che ha il dovere di sorvegliare l’operato dell’Amministrazione e di segnalare eventuali illegalità. Ma mi sorprende che a sollevare questioni di legalità siano persone che fino a ieri hanno difeso Fratus e C.». Il presidente del Comitato Legalità a Legnano, Antonio Guarnieri (in primo piano nella foto in alto), ribatte attraverso Malpensa24 a chi lo ha tirato in ballo sugli “scivoloni” della giunta Radice. Con una premessa: «Non c’è stata ancora dopo questi fatti una riunione del Comitato, che è in via di scioglimento dopo aver svolto la sua funzione fino al raggiungimento dell’obiettivo. Rispondo a titolo personale». E una nostra precisazione: abbiamo contattato Guarnieri prima degli ultimi sviluppi di una delle vicende contestate all’attuale Amministrazione, ovvero le improvvise dimissioni del social media manager nominato dalla giunta.

«Il Comitato ha svolto il suo compito»

«Il Comitato – ricorda Antonio Guarnieri – era nato per riportare la legalità a Legnano interrotta dal Consiglio comunale illegittimo portato avanti dal centrodestra, su iniziativa di assessori e consiglieri di maggioranza e di opposizione, compresi alcuni in ruoli apicali come me (nella passata legislatura Guarnieri era presidente del Consiglio comunale, nda). Si trattava di un problema essenzialmente amministrativo. Le dimissioni erano state date per aver visto cose non chiare e dopo aver chiesto spiegazioni rimaste senza risposta. Abbiamo deciso di staccare la spina ad un’Amministrazione che faceva cose assurde: ultima, la nomina come assessore di Chiara Lazzarini. Ma prima ancora c’era stata la vicenda Accam. Quasi tutti i consiglieri comunali della Lega, me compreso, erano d’accordo nel non prolungare la vita del consorzio e avevamo deciso di chiedere perché si voleva comunque portare avanti l’inceneritore, inquinante e obsoleto, nonostante il buco economico che creava ogni anno. Cose serie e gravi, denunciate da chi ha avuto il coraggio di dimettersi. Quando poi è scoppiato il putiferio penale della Procura di Busto Arsizio, che aveva avviato un’indagine a nostra insaputa, il Comitato ha seguito anche quel filone e denunciato a sua volta altre cose sempre sul piano penale, firmando denunce e rischiando anche di venire accusati di calunnia».

«Quello che sta succedendo non c’entra nulla col passato»

Passando all’attualità, alcuni consiglieri del centrodestra oggi all’opposizione si sono chiesti perché il Comitato non è intervenuto sui casi spinosi collezionati in poche settimane dall’attuale Amministrazione di centrosinistra, dalla nomina saltata del dirigente Fregoni ad Accam, dalla scelta del social media manager ai generosi contributi extra alle associazioni cittadine. «Dalla posizione che ho oggi in seguito alle elezioni – osserva Guarnieri, candidato ma non rieletto al Consiglio comunale – seguo le cose da spettatore e non posso più vedere quello che vede chi siede in Consiglio e ha accesso agli atti. Ora tocca a loro fare la loro parte. Mi limito a osservare che su Fregoni c’è stato sicuramente imbarazzo e qualcosa di non limpidissimo; dopo che è stato fatto notare, c’è stato il buongusto e il buonsenso di ritirare la delibera». Su una eventuale nuova scesa in campo del Comitato Legalità, Guarnieri taglia corto: «Non è il caso di fare paralleli col passato, né di chiamarlo in causa. Il Comitato non è il giustiziere della notte o il tutore della legge. Chi lo tira in ballo lo fa in modo strumentale e addirittura, in qualche caso, per difendere Fratus. Se si è dotati di neuroni, come si fa ancora adesso a difendere quell’Amministrazione? Fare un paragone tra l’attuale giunta e quanto fatto da Fratus e C. – incalza Guarnieri – mi sembra veramente assurdo, lo scenario è completamente diverso come lo sono stati i comportamenti politici, talmente consolidati da farlo chiamare “sistema Legnano”, che hanno caratterizzato la politica del centrodestra per tutta la durata della passata Amministrazione e, secondo me, anche di quelle precedenti visto che le persone erano le stesse». Infine, una stoccata alle critiche piovute via social. «Ci sono blog che ci attaccano dopo aver sostenuto una dopo l’altra tutte le parti politiche. Penso che dovrebbero prendere il nostro libriccino “Per non dimenticare” e leggerselo tutto prima di andare a dormire».

Bufera in Consiglio comunale a Legnano sul dirigente “saltato” per vizio di forma

legnano guarnieri comitato legalità radice – MALPENSA24