MILANO – Con il Corano in mano e una tunica indosso, si è scagliato contro tre persone, ferendone non gravemente una a pugni. “Urlava Allah Akbar“, sabato pomeriggio a Milano, in viale Monza. Ieri è stato arrestato dagli agenti della Digos per “propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa” (articolo 604 bis del Codice penale).
L’aggressione
L’allarme è scattato intorno alle 14.30 di sabato, in fondo a viale Monza a Milano. Lì un 33enne egiziano, con indosso una veste islamica e il libro sacro in mano, senza apparente motivo ha aggredito tre persone. Ad avere la peggio è stato un 44 enne ecuadoriano, colpito a pugni in faccia e finito in ospedale per contusioni varie. La Polizia di Stato ha fermato l’aggressore dopo aver fatto intervenire due volanti, date le sue condizioni di alterazione. Una volta accerchiato e bloccato, l’uomo è stato trasportato al Policlinico per accertamenti. Secondo quanto riferito dalla Questura, quanto accaduto non avrebbe alcun legame con la manifestazione pro Palestina che si stava svolgendo in quel momento a Milano.
I precedenti e l’odio per l’Occidente
L’aggressore, con precedenti in materia di immigrazione, portato in ospedale per accertamenti per capire se avesse assunto alcool o sostanze stupefacenti e, una volta dimesso e denunciato per lesioni, è stato definito dagli inquirenti “persona caratterizzata da una forte ostilità verso la civiltà occidentale“, anche per le sue reazioni nei confronti degli agenti che lo hanno fermato e del personale sanitario. Divergenti le testimonianze di alcuni presenti all’aggressione, tra i quali c’è chi afferma di averlo sentito gridare “Allah Akbar“, e chi no. Ieri infine, la Digos lo ha arrestato e portato in carcere.
