Provvidenza, nuovo hospice. Antonelli: «Una missione fatta con il cuore»

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BUSTO ARSIZIO – Otto posti letto, con i primi dieci giorni di degenza gratuiti. È quanto offrirà il nuovo hospice di Busto Arsizio, situato nella casa di riposo “La Provvidenza”. Alla conferenza inaugurale di oggi, venerdì 5 luglio, alla presenza del sindaco Emanuele Antonelli, della neo europarlamentare bustocca Isabella Tovaglieri, dei consiglieri regionali Emanuele Monti e Samuele Astuti e dell’assessore alla Cultura Manuela Maffioli, nonché dei vertici sanitari, è seguita una visita nei suoi ambienti e la benedizione impartita da monsignor Severino Pagani.

Filo Verde promuoverà le cure palliative

La struttura è nata grazie a numerosi contributi, tra cui quello del Rotary Club “La Malpensa”, in cui il progetto è stato ideato e realizzato sotto la presidenza di Piero Anzini. Come ha esordito il direttore generale Luca Trama, «nel percorso di raccolta fondi ci ha aiutato a liberare risorse. Potremo così offrire il valore aggiunto dei primi dieci giorni gratuiti di degenza, nonchè quello del giardino d’inverno del quale, grazie alla Fondazione Comunitaria del Varesotto, ieri è stata posata l’ultima piastrella. Senza dimenticare molti anonimi cittadini di Busto, che ci hanno fatto arrivare una busta chiusa con molti assegni cospicui».
Il direttore sanitario Carlo Marazzini ha sottolineato che «in questo contenitore c’è anche un contenuto fatto di persone. Il personale assistenziale, infermieristico e ospedaliero da gennaio ha dedicato molto tempo, anche rubandolo alle proprie famiglie, ai corsi di formazione. E, per quanto riguarda i malati, non mi piace molto chiamarli così. Perché c’è la malattia e c’è la persona, ognuna è unica e irripetibile. Ora l’obiettivo è creare un’equipe solida e allacciarsi alla rete delle cure palliative. L’hospice non può prescindere dall’esistenza dei volontari: la nostra scommessa è rendervi partecipi di questo percorso». In occasione dell’incontro è stata salutata la nascita dell’associazione Filo Verde, che promuoverà le cure palliative sul territorio e iniziative parallele come congressi e fundraising. Con  già l’annuncio di un evento, il 5 giugno 2020 a Villa Malpensa, per fare il punto della situazione.

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Una missione fatta con il cuore

«Come facciamo a non starvi vicino? Siete un’eccellenza del territorio e per me, come sindaco, è un onore essere qui, dove non viene svolto un lavoro, ma una missione fatta con il cuore», ha commentato Antonelli. «È bello lavorare con persone come voi. E bisogna ringraziare anche gli sponsor e i cittadini di Busto: la gratuità dei primi dieci giorni non è cosa da poco».
Ester Poncato, direttore di Ats Insubria, ha messo in evidenza alcuni risvolti sociali: «L’eta del ricovero si sta abbassando, e i malati terminali richiedono una cura e una competenza che spesso gli attuali nuclei familiari non riescono a permettersi. Nell’area dell’Insubria abbiamo cinque strutture sociosanitarie di questo tipo e tre sanitarie, con 87 posti letto accreditati e 80 a contratto. Grazie all’hospice della Provvidenza, nel sud della provincia, potremo arrivare a 95. Con la speranza che Regione Lombardia apra qualche finestra per la messa a contratto. È da lodare la retta politica e i primi giorni gratuiti: invito a unirsi alla ricca rete locale delle cure palliative, anche per l’assistenza domiciliare».

Garantire un fine vita giusto a tutti

Marino Dell’Acqua, direttore sociosanitario dell’Asst Valle Olona, ha plaudito alla collaborazione tra gli enti: «Siamo molto interessati a sviluppare l’attenzione sul fine vita. È difficile accompagnare una persona in questa fase, con un’esigenza di cultura negli operatori ancora maggiore che nei cittadini. Possiamo iniziare una collaborazione forte per offrire la stessa qualità ai cittadini che si rivolgeranno a noi». Come ha aggiunto Mario Petrillo, vicepresidente di Uneba Lombardia,«La Provvidenza è un elemento trainante da molti anni: quando nascono collaborazioni di questo tipo, quando c’è un servizio integrato sul territorio, avviene una gemmazione che fa fiorire donazioni e contributi. Facendo rete si possono avere queste iniziative: con la regia di un ente pubblico arriva il no profit».
Emanuele Monti, consigliere regionale e presidente della commissione Sanità della Lombardia ha aggiornato sulle attività in tema: «Molto è stato fatto, e molto rimane da fare: è certamente fondamentale un approccio multidisciplinare alle cure palliative. Ed è bello parlarne qui, in una Rsa, di cui siamo la prima regione italiana per posti letto. Con il governatore Fontana stiamo ragionando su come cambiare andatura, il lavoro da svolgere vedrà le Rsa come antenne alle esigenze del territorio. Bisogna essere determinati a garantire un fine vita giusto a tutti, senza distinzioni: questo è un piccolo ma grande passo in avanti».

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