«I nostri genitori over-80 ancora non sono stati contattati per il vaccino anti-Covid»

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Buongiorno,

siamo docenti di Castellanza in una scuola superiore del varesotto e figlie di ultraottantenni, siamo qui per denunciare la inspiegabile lentezza della campagna vaccinale nella nostra zona.

I nostri genitori, annata 1930, non son ancora stati contattati, eppure li abbiamo iscritti nella prima giornata!
Abbiamo ricevuto il famoso sms di giustificazione del ritardo, ma non crediamo affatto che manchino le dosi e poi è possibile che manchino solo qui in Lombardia?

Siamo, infatti, al corrente che in altre zone ma, soprattutto, in altre regioni, la campagna vaccinale sta andando spedita: addirittura colleghi in Sicilia, Campania, Lazio sono già stati vaccinati, così come anche moltissimi ultraottantenni, in queste Regioni, hanno avuto il vaccino – a volte già da settimane! In Piemonte i docenti si stanno iscrivendo in questi giorni.

E’ questa la tanto decantata “sanità lombarda tra le migliori al mondo”, come titolava un famoso quotidiano qualche tempo fa?

E’ appena il caso di osservare che i ritardi nella somministrazione del vaccino si traducono in maggiore numero di contagi, in maggior numero di ospedalizzazioni (con tutte le ricadute negative del caso) e conseguente maggior numero di decessi: basti guardare il caso di Israele dove, grazie all’efficiente e veloce vaccinazione di larga parte della popolazione, i contagi sono crollati.

Chi risponderà di questi numeri di contagio ancora così alti in Lombardia e delle loro nefaste conseguenze?
Come cittadini, come docenti esposti a grave rischio, come figli chiediamo le spiegazioni e la trasparenza alle quali abbiamo diritto.

Rosella Borsani
Palma Foglia
Chiara Mentesana
Agnese Antonella Petrella

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