FAGNANO OLONA – «Non possono essere i cittadini a pagare per delle scelte a favore delle industrie». Questo il messaggio del Comitato di Quartiere del Villaggio di Fagnano Olona che ha ribadito il proprio “no” fermo al progetto di costruire un capannone alto 25 metri nel campo di via Fratelli Cervi: a circa 35 metri da case, famiglie, bambini e pensionati.
Troppe domande
Proprio lo scorso mercoledì 7 aprile il neonato Comitato di quartiere contro la cosiddetta torre ha incontrato la giunta di Più Fagnano per sottoporre loro i numerosi punti interrogativi relativi al progetto. «Vogliamo sapere quali attività si svolgeranno in questa struttura, se creeranno rumore, inquinamento e soprattutto quali saranno gli effetti sulla viabilità», racconta uno dei promotori, Nicola Guarino insieme a Luca Leo.
Area residenziale rovinata
Infatti il capannone dovrebbe sorgere proprio davanti all’attuale fabbrica della zona, tra via Fratelli Cervi e via Castiglioni: un’area residenziale prevalentemente abitata da pensionati e famiglie, ora preoccupati per muletti, camion e altri mezzi che trasporteranno le merci e renderanno quindi la zona più trafficata e pericolosa.
«Purtroppo questo quartiere già soffre da quando hanno costruito la Pedemontana a pochi passi da casa e temiamo che aggiungere questo ulteriore capannone deturperebbe davvero la zona. Non siamo contro il progetto, ma ci chiediamo perché non si possa fare in zona industriale, che è a meno di un chilometro da qui e con molto spazio in vendita», continua un altro residente, Cesare Vidale.
Sindaco non cambia idea
All’incontro con l’amministrazione, però, il sindaco ha sostenuto che le domande fossero troppo tecniche, e ha chiesto ai residenti di presentarle in forma scritta. «Sinceramente – afferma Guarino – siamo rimasti delusi da questa reazione perché non ci sembravano domande così difficili, soprattutto la giunta dovrebbe sapere queste cose visto che si appresta ad approvare la variazione del Pgt».
Il sindaco, Elena Catelli, ha inoltre confermato la sua posizione a favore del progetto, di cui tra le altre cose è stata promotrice. «E’ già da mesi che abbiamo approvato all’unanimità la delibera di giunta per l’esclusione della Vas, oltre ai passaggi in commissione. Quindi non capisco perché ora alcuni consiglieri cambino idea e dicano di no. Si tratta -continua – di un’opera che porterà opportunità e lavoro a Fagnano e chi si oppone non ha rispetto delle prospettive di investimento di un imprenditore».
Fatela in zona industriale
A sentirsi non rispettati sono però ancora i residenti, in particolare chi ha lavorato sodo tutta la vita per costruire o comprare una casa, il cui valore scenderà inevitabilmente con la costruzione di un capannone-torre di 25 metri, il più alto di tutto il paese. Una di queste è Rosanna Carlucci, il cui padre, ormai anziano, si sarebbe voluto godere in pace gli anni della pensione. «Qui i bambini giocano per strada, si sentono gli uccellini cantare e c’è sempre tranquillità. Con un capannone e i macchinari tutto sarà rovinato, rivendere le case sarà svantaggioso e saremo invasi dal traffico», conclude.
Cosa succede in maggioranza?
Il prossimo passo per il Comitato è quello di inviare le domande per iscritto all’amministrazione ribadendo la volontà di realizzare l’opera nella zona industriale e non residenziale. Nell’attesa di una risposta, però, il primo cittadino ricorda che l’impresa in questione deve ancora protocollare la richiesta formale e solo a quel punto il progetto potrà essere portato in consiglio comunale. Sarà questo il vero nodo politico, poiché da un lato sindaco e Fratelli d’Italia sembrano determinati a portare avanti l’iniziativa, mentre Forza Italia supporta i residenti. Sarà la Lega l’ago della bilancia?
Capannone-torre a Fagnano, i residenti creano un Comitato per vederci chiaro