Fagnano, Forza Italia dice “no” alla torre in via Cervi. «Va fatta in zona industriale»

fagnano torre
Veduta aerea della zona in cui dovrebbe sorgere il capannone della discordia

FAGNANO OLONA – La torre, così ormai in paese chiamano il mega capannone che dovrebbe sorgere tra via Fratelli Cervi e via Marsala, non è ancora su, ma già pende. E che in Più Fagnano ci siano diverse, anzi opposte, visioni sul progetto lo dimostra il fatto che l’argomento avrebbe dovuto approdare in consiglio comunale l’altra sera e invece è stato tolto dall’ordine del giorno e messo in congelatore. Con la speranza che il fronte del no, (almeno quello interno alla maggioranza), faccia un passo indietro. E con l’obiettivo di lavorare, da qui al prossimo consiglio, di diplomazia (e con argomenti tipici della politica) per compattare una truppa che, a ogni piè sospinto, non tiene il passo, barcolla, vacilla, cavilla e… litiga.

Forza Italia e (non tutta) la Lega giù dalla torre

Se il progetto del capannone di 27 metri (o giù di lì) d’altezza fosse arrivato in consiglio l’altra sera, sarebbe stato stroncato. Con i voti della maggioranza. Esito che avrebbe aperto una falla politica enorme nella fragile barca di Più Fagnano. Anche perché le dichiarazioni di voto sono di fatto arrivate prima ancora della riunione civica. Con sindaco Elena Catelli e Fratelli d’Italia compatti nel sostenere l’intervento in via Fratelli Cervi e Forza Italia e Lega, invece, pronte a chiedere che il capannone venisse realizzato in zona industriale e non a ridosso delle abitazioni della zona. Dove, occorre dire, l’imprenditore, che dovrebbe realizzare l’intervento, è già presente da anni con il proprio insediamento produttivo. La torre, infatti, sarebbe un ampliamento del sito.

Il default della maggioranza però è stato evitato sfilando il punto all’ordine del giorno. E rimandando così la resa dei conti forse al prossimo consiglio. E quindi?

Forza Italia non cambia idea

Quindi Forza Italia (assessori, consiglieri ed esponenti berlusconiani di Fagnano Olona) tiene la propria posizione. Ribadisce di non voler ostacolare la volontà imprenditoriale di chi vuole investire a Fagnano, continua a sostenere lo spostamento in una zona più adatta del nuovo capannone. E lo fa con un comunicato stampa, in cui in maniera educata ma ferma, dicono no alla torre in via Fratelli Cervi.

La nota dei berlusconian

Il gruppo Forza Italia di Fagnano Olona, da sempre portatore di progetti con attenzione alla parte imprenditoriale della società, perché consapevole della ricaduta positiva sulla comunità, apprende con piacere l’intenzione di un importante imprenditore fagnanese di voler ampliare la su realtà produttiva in paese.

La realtà industriale è anch’essa una parte della società, che interagisce con i cittadini residenti, quindi un comune può crescere e prosperare solo quando si crea una sinergia positiva fra le varie componenti della società. Compito di un’amministrazione è trovare il modo di sviluppare equilibrio e sinergia fra le varie parti.

Si è sviluppato un confronto, anche all’interno del nostro gruppo, in cui sono state prese in considerazione ragioni e necessità di tutti i soggetti coinvolti. Valutate le varie posizioni, nel rispetto delle singole convinzioni ma anche della logica democratica che ne guida le scelte, il gruppo ritiene di non poter avvallare la variante proposta al Pgt.

Questa decisione è stata presa ritenendo che sia di maggior beneficio comune realizzare il progetto nella vicina zona industriale, pur derogando su alcune caratteristiche comunque eccezionali del fabbricato, accogliendo quindi almeno in parte le richieste dell’azienda, consapevoli delle necessità produttive della stessa.

Tace la Lega

Parla Forza Italia, ma tace la Lega, l’altra componente di maggioranza che ha avanzato dubbi e perplessità sull’operazione. E tace per un motivo: è questa la prima volta in cui il Carroccio ha una posizione differente e molto distante rispetto a quella del sindaco Catelli che, bene o male, ha sempre difeso. Insomma una situazione non semplice. Ma c’è chi al silenzio leghista dà anche una seconda motivazione: sul Carroccio fagnanese c’è ha cambiato convinzione passando da “no” al “nì” e in questo momento non ha il coraggio di dire che in consiglio voterà “sì” alla torre.

Vero? Falso? Per saperlo non resta che attendere il consiglio. O il coniglio che può ancora venir estratto dal cilindro di Più Fagnano per sgonfiare anche questa volta il polverone di una maggioranza che se non fa baruffa quasi non si diverte.

LEGGI ANCHE:

Capannone-torre a Fagnano, i residenti creano un Comitato per vederci chiaro