Il reddito ideale per essere felici? 80mila euro annui netti

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Ogni tanto fra amici o sul web si aprono dibattiti storici e infiniti su alcuni temi centrali dell’esistenza. La condizione economica – dopo la salute – è fondamentale in termini di libertà di scelte, di sicurezza esistenziale, di possibilità di scegliere gli stili e i modelli di vita, di potere sostenere i bisogni e desideri familiari? In tre parole: i soldi rendono felici? A questa domanda si è tentato di dare una risposta razionale se non scientifica. Secondo uno studio condotto da Andrew T. Jebb, della ‘Purdue University’ dell’Indiana (Usa), pubblicato su Nature Human Behaviour, si può essere felici ottenendo il ‘Reddito ideale individuale’ che, secondo i ricercatori americani, si attesta intorno agli 80 mila euro annui netti. Per lo studio l’equazione ‘ricchezza uguale felicità’ si deve intendere nel trovare il giusto equilibrio ossia fare bene per stare bene.

I ricercatori si sono basati sui dati emersi da un sondaggio compiuto su un campione di un milione e settecentomila persone di 164 Paesi. Sino ad 80 mila euro annui l’aspettativa di benessere economico e felicità aumentano. Superando invece questa soglia può crescere esponenzialmente l’aspettativa di maggior benessere economico ma la felicità resta invariata, anzi si corre il rischio concreto di diventare schiavi del guadagno e dello stress che esso provoca.

La situazione nella vita di tutti i giorni è però ben diversa: in Italia, per stare a una realtà che ben conosciamo, secondo l’Istat chi guadagna queste cifre è solo l’1% della popolazione e tra questi un micro numero, lo 0,1%, supera i 300 mila euro. Il reddito medio – quello che fotografa la realtà – è intorno ai 21 mila euro annui e la Lombardia è la regione con il reddito medio più alto intorno ai 27 mila euro, mentre in Calabria il reddito medio non raggiunge i 15 mila euro annui. Sempre secondo l’Istituto nazionale di statistica, nel 2017 pur avendo avuto un aumento dell’1,2% dello stipendio rispetto al 2016 sono in crescita le famiglie con difficoltà economica con un reddito medio che non arriva ai 30 mila euro annui. Dati molto distanti dal raggiungere i target indicati nella ricerca sulla presunta vera felicità economica.

Per l’Oms, l’Organizzazione mondiale della sanità l’uomo con una buona situazione economica in genere è più sano e anche i bambini con genitori benestanti si ammalano meno di quelli con genitori con una situazione economica meno florida. Inoltre a un imprenditore costa meno un dipendente sano con stipendio più alto, che un dipendente malato con stipendio più basso. In conclusione, certamente la condizione economica ha un peso determinante nella vita, ma la cifra di 80 mila euro netti – scelta evidentemente basandosi su parametri internazionali evidentemente alti – è difficilmente raggiungibile nel nostro Paese. Ce ne faremo una ragione, ma certamente uno Stato sociale efficiente può dare risposta concreta alle esigenze primarie e fondamentali della popolazione al di là del guadagno.

Angela Bruno

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