Il cda della Fondazione comunitaria Ticino Olona si rinnova per metà

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LEGNANO – Nuovo consiglio di amministrazione per la Fondazione comunitaria Ticino Olona. Nella seduta del cda di lunedì scorso, 29 aprile, Salvatore Forte e Marina Mignone sono stati riconfermati presidente e vice presidente; rieletti anche i consiglieri Paolo Cucchi e Daniele Pietro Giudici, che già facevano parte del consiglio uscente. Il consiglio è parzialmente rinnovato dall’ingresso di cinque nuovi consiglieri: Vittorio Ateri, Massimo Lampugnani, Claudio Pirola, Piero Refraschini e Giuseppe Scarpa (nella foto, da sinistra: Lampugnani, Scarpa, Ateri, Forte, Mignone, Cucchi, Refraschini, Giudici, Anna Poretti – segretario generale della Fondazione senza diritto di voto – e Pirola).

Eletto anche l’organo di controllo monocratico nella persona di Carlo Lazzarini e riconfermati i probiviri nelle persone di Davide Carugati, Pietro Cattaneo e Loredana Morlacchi. L’attuale governance rimarrà in carica fino all’approvazione del bilancio 2027.

Forte: «Fare cose nuove e le stesse in modo nuovo»

Di seguito, il messaggio del rieletto presidente Forte.

«Con l’insediamento dei consiglieri eletti nel nuovo consiglio di amministrazione inizia il mandato del quadriennio 2024-2027. Personalmente, confermato al terzo mandato, non posso che ringraziare i soci fondatori, i vecchi e i nuovi consiglieri per la fiducia confermata: per me è certo un onore ma anche un grande onere e un impegno a fare di più e possibilmente, con la collaborazione di tutti, a fare meglio. I nuovi consiglieri porteranno certo nuova linfa e questo sarà di supporto e stimolo a continuare nella strada intrapresa da qualche anno e innovare ulteriormente lì dove ci sarà bisogno di innovare.

Innovare non vuol dire solo fare cose nuove, vuol dire anche fare in modo nuovo le cose che si facevano prima. Continuità e innovazione sono le nostre cose. E, a proposito di cose, Adriano Olivetti diceva “dobbiamo fare bene le cose e farlo sapere”: per questo l’impegno alla trasparenza e alla comunicazione di quello che facciamo continuerà con lo stesso zelo, come abbiamo sempre fatto finora.

Ma la nostra Fondazione è della comunità di riferimento (che non è fatta solo di persone, associazioni e istituzioni ma è fatta soprattutto di relazioni tra tutte queste realtà che operano sul territorio di riferimento), sarà quindi la collaborazione tra Fondazione e territorio che permetterà di fare cose utili per eliminare o contenere le fragilità e per costruire un futuro migliore per noi e per le nuove generazioni».

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