Il centrodestra approva il Piano di rilancio per Cerro e Cantalupo «senza minoranze»

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CERRO MAGGIORE – Via libera al Piano di rilancio per Cerro e Cantalupo, forte di risorse per quasi 2,5 milioni di euro. La maggioranza formata da Lega-Fratelli d’Italia-Forza Italia lo ha approvato nell’ultimo Consiglio comunale «in completa e drammatica solitudine» come sottolinea il centrodestra in una nota oggi, mercoledì 4 agosto, dal momento che le minoranze non erano presenti in Aula, ma collegate on line. Tante le opere pubbliche avviate, che interesseranno vari settori.

2,5 milioni di nuove opere pubbliche

«Abbiamo pensato alla scuola – si legge nella nota – sfruttando i finanziamenti per il risparmio energetico. Sugli impianti sportivi abbiamo voluto accelerare, per non rischiare di perdere l’omologazione delle federazioni sportive, finanziando subito progetti e lavori. A questi lavori si aggiungono risorse per la messa in sicurezza di un nuovo lotto di strade. Infine, abbiamo predisposto una serie di accordi-quadro per rendere più veloci gli interventi manutentivi e il lavoro di progettazione. In un momento come questo, con la prospettiva di avere finanziamenti derivanti dal Piano nazionale di resistenza e resilienza, dovevamo avere progetti concreti e cantierizzabili, non libri dei sogni per le solite promesse irrealizzate».

«Opposizioni miopi e irresponsabili»

Il discorso della maggioranza si sposta poi sul piano politico. «Avremmo voluto condividere questo mega progetto con tutto il Consiglio comunale. Per la prima volta c’era la possibilità che maggioranza e opposizione potessero fare squadra per superare insieme la fase della pandemia e far rinascere Cerro e Cantalupo sotto il segno del rinnovamento e della bellezza. Purtroppo – si rammarica il centrodestra – il nostro sogno è rimasto tale, nessuna proposta e nemmeno la tanto sospirata unanimità. Anche questa volta abbiamo ottenuto un’opposizione preconcetta, miope, che guarda la punta del dito e non la luna. Sempre pronti a fare giochetti politici che in un paese di 15.000 abitanti fanno solo sorridere.

«Ringraziamo gli uffici comunali per il lavoro svolto in questi mesi difficili in cui tutto è stato congelato perché concentrati a mettere in campo azioni concrete a salvaguardia della salute dei cerresi e non. Abbiamo svolto un ruolo non nostro e l’hub vaccinale è l’esempio più evidente. Oggi scorgiamo uno spiraglio di luce, subito a testa bassa abbiamo ripreso a lavorare e vediamo un primo risultato di questi sforzi; sarà nostro compito continuare a sollecitare gli organi competenti perché rispettino le scadenze programmate. Cerro e Cantalupo non possono perdere altre occasioni. I paesi e le città confinanti nell’ultimo decennio hanno fatto grandi passi in avanti, modernizzando l’ambiente urbano e le infrastrutture principali; noi, purtroppo, no. A ognuno le sue responsabilità – concludono Lega, Fdi e Fi – a noi quella di agire, alle opposizioni di criticare in ordine sparso dopo che si sono definite “unite e responsabili”».

Berra: «Punto di svolta per il paese»

«Il mio sogno prima di diventare sindaco – commenta Nuccia Berra (nella foto in alto) – era vedere un paese meno trascurato e più bello. Oggi, con queste risorse, abbiamo la possibilità di riqualificare Cerro e Cantalupo e sono decisa ad andare fino in fondo e non mi farò fermare da sgambetti e da bagatelle politiche. In un mandato amministrativo zoppo, in cui abbiamo perso oltre un anno a causa della pandemia, abbiamo già iniziato a riqualificare il nostro paese con il rifacimento di tantissime strade e oggi, col “Piano rilancio per Cerro e Cantalupo”, stiamo dando un’altra grande sferzata. Sono soddisfatta di questi primi tre anni di lavoro, ma dobbiamo ancora fare molto e non mancherà il mio impegno».

Ma i 5 Stelle non ci stanno

«Le opposizioni non erano assenti come vuol far credere il centrodestra – la replica dei 5 Stelle, rappresentati in Consiglio da Edoardo Martello – ma erano in collegamento da remoto, perché la convocazione era a distanza. Che non abbiano condiviso le proposte presenti nel piano, è un altro discorso. Troviamo scorretto far passare il messaggio che fossero assenti».

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