RESCALDINA – Nell’ultima riunione del Consiglio, il Comune di Rescaldina ha approvato la delibera per affidare al Consorzio Sistema Bibliotecario Nord Ovest (CSBNO) il riordino dell’archivio documentale comunale. L’ultimo intervento organico risale al 1996 e non essere intervenuti per 23 anni sulla gestione e archiviazione corretta della documentazione prodotta dall’amministrazione comunale ha comportato la necessità di un intervento radicale da affidare a professionisti, con conseguenti costi pari a ben 68.400 euro. «Una bella cifra» per il Movimento 5 Stelle di Rescaldina, che punta il dito anche sulla passata amministrazione di cui l’attuale sindaco, Gilles Ielo, era capogruppo di maggioranza.
M5S: «Incredibile trascuratezza trascinatasi per 23 anni»
«Come è stata possibile – chiedono polemicamente i Cinque Stelle – questa trascuratezza, e perché non si è intervenuto prima, visto che le leggi che disciplinano l’archiviazione documentale risalgono al 2000? Il sindaco ha dichiarato che si è subito attivato dopo solo sei mesi dal suo incarico. Evidente, in questa risposta, un poco celato distinguo anche rispetto alla giunta precedente, sempre targata Vivere Rescaldina, che nei cinque anni appena trascorsi non ha pensato di intervenire per risolvere il problema, o forse ha ritenuto che non fosse prioritario. In ogni caso – aggiungono i grillini rescaldinesi – al netto degli equilibri politici in casa altrui, a cui non siamo interessati, i fatti sono questi: l’archivio versa in condizioni drammatiche e i conti per pagare queste trascuratezze arriveranno a noi tutti. Con buona pace di chi negli ultimi 23 anni ha lasciato che le cose andassero così».