Il nuovo che avanza

Ospedale Varese

Il dibattito sulla sanità a volte sconta un approccio generico ed impreciso, che non permette di cogliere appieno la portata dei problemi ed il significato degli avvenimenti che accadono negli Enti sanitari della nostra Provincia, ed in particolare presso la ASST dei Sette Laghi. Pertanto, bisogna fare uno sforzo e partire da alcuni casi concreti per poi cercare di trarre alcune indicazioni generali.

La ASST dei Sette Laghi ha proceduto all’appalto del servizio di assistenza al paziente ricoverato nel reparto dei sub acuti, che oggi è presente all’interno del Presidio Ospedaliero di Angera. La cooperativa, aggiudicatrice dell’appalto, dovrebbe occuparsi dell’assistenza al paziente mediante il proprio personale infermieristico e non solo, ma questo non accade e l’attività di assistenza al letto del paziente viene svolta dal personale dipendente della ASST dei Sette Laghi.

Ma non vi sono soltanto le attività ospedaliere. Nell’ambito delle dimissioni protette vi sarebbe la possibilità di garantire delle prestazioni integrative rispetto a quelle già proposte dall’assistenza domiciliare integrata (ADI), prevedendo l’intervento degli operatori socio sanitari (ASA), come accade in molte Provincie lombarde. Gli operatori socio sanitari sicuramente sarebbero di aiuto e sollievo alle famiglie che si occupano del paziente, ma purtroppo oggi questo aiuto viene negato.

E’ questo il nuovo che avanza? E’ questa l’Azienda che si proietta nel ventunesimo secolo con appalti inutili e servizi mai attivati? E’ un “nuovismo” che a noi non piace, che utilizza dati in modo fuorviante. E’ il caso della dichiarazione fatta dall’Azienda relativa alla assunzione di 1650 persone a partire dal 2019. Detta così sembrerebbe ai più che il personale sia aumentato di 1650 unità. Se così fosse la ASST avrebbe dovuto costruire un nuovo ospedale per contenere fisicamente tutti i nuovi assunti, in numero pari a quello di un paese. Forse c’è un errore nella comunicazione. Forse è stato aggiunto uno zero di troppo.

Procedere nella esternalizzazione di una attività o nella attivazione o meno di un servizio sono delle scelte di politica sanitaria che il sindacato non assume ma subisce. Sono le scelte politiche del Direttore Generale che meriterebbero una attenzione maggiore soprattutto da parte del suo datore di lavoro che, fino a prova contraria, è un politico.

La ASST dei Sette Laghi non è il contesto lavorativo felice che l’Azienda tenta di presentare all’opinione pubblica. E’ un luogo in cui la dignità del lavoro non è un dato certo o quanto meno scontato. Questo ci riporta ad un tema che è antico quanto l’esistenza stessa del lavoro dipendente. Noi difendiamo la dignità di ogni lavoratore e se questo significa essere antichi, allora noi siamo orgogliosi di esserlo.

Gianna Moretto – Fp Cgil Varese
Nunzio Praticò – Cisl Fp dei Laghi
Antonio Negro – Uil Fpl Varese