Il Pd di Gallarate: «Per i bambini Sinti il Comune è obbligato a trovare soluzioni»

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GALLARATE – «Il Comune è obbligato a trovare soluzioni a tutela in particolare di bambini e anziani». A dirlo è la sezione di Gallarate del Partito Democratico in merito al futuro dei 69 Sinti che, dopo lo sgombero del campo nomadi di via Lazzaretto e la permanenza di 30 giorni al Grand Hotel di Somma Lombardo, la mattina del 31 dicembre si sono presentati di fronte al municipio chiedendo un alloggio di emergenza.

La violenza non è mai giustificabile

La protesta, degenerata in un vero e proprio tentativo di assalto al Palazzo comunale condito da pesanti minacce rivolte al sindaco Andrea Cassani e ai suoi famigliari, viene stigmatizzata anche dal primo partito d’opposizione. «Il Pd di Gallarate condanna fermamente le condotte violente, ingiuriose e minacciose poste in essere all’ingresso di palazzo Borghi da alcuni appartenenti alla  comunità Sinti ed esprime solidarietà al sindaco e alla sua famiglia. Il Pd esprime anche solidarietà e vicinanza umana alle famiglie Sinti private della loro casa a causa dello sgombero.
La violenza non è mai giustificabile».

Urgono soluzioni

«Allo stesso tempo – prosegue la nota diramata dalla sezione guidata dal coordinatore Davide Ferrari – il Comune è obbligato a trovare soluzioni a tutela in particolare di bambini e anziani. A Gallarate oggi non servono provocazioni e polemiche ma, da parte di tutte le forze politiche e sociali, saggezza, umanità e moderazione». A tal proposito, i Sinti saranno ancora una volta oggi, mercoledì 2 gennaio, davanti al municipio a partire dalle 8.30 per un presidio pacifico – promettono – in attesa di un incontro con il primo cittadino.

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