Il Recovery plan di Italia Nostra Varese: «Sguardo al futuro partendo dalla storia»

varese

VARESE – «Guardare al futuro, con un occhio al passato». E’ questo l’approccio che i consiglieri di Italia Nostra Varese hanno adottato nel redigere il documento presentato alla giunta Galimberti per pensare a come spendere le risorse del Recovery Plan. «Si chiama Varese Secolo XXI, perché da un lato il restauro di edifici cardine del nostro territorio, ovvero il Castello di Belforte, Palazzo Estense e Villa Bargiola, dall’altro infrastrutture moderne e più efficaci», ha dichiarato il presidente Carlo Mazza.

Varese meta turistica

Il punto di partenza è sempre il passato, la storia e la tradizione di quei siti che rendono Varese famosa in tutto il paese e alcuni dei quali necessitano di un importanti eventi. La nostra idea è concentrarci sul Castello di Belforte, Palazzo Estense e Villa Bargiola perché restaurarli e valorizzarli significherebbe aumentare l’attrattività turistica della città, di grande rilevanza anche per l’indotto economico», ha esordito Mazza oggi, venerdì 26 marzo, alla presentazione del progetto.

Cultura e prodotti bio

Il presidente ha poi lasciato la parola al professore di Belle arti dell’Università Insubria, Andrea Spiriti, che ha illustrato nel dettaglio in cosa consistono le proposte. «Per quando riguarda il Castello vorremmo approfondire gli studi archeologici sull’intera area, restaurare le superfici pittoriche interne, completare l’acquisizione delle particelle di proprietà di privati e formare un orto nel giardino interno. Rivalutando i terreni agricoli circostanti potremmo favorire delle coltivazioni biologiche a km zero e riorganizzare la logistica per l’accesso pubblico».

Cortile interno del Castello di Belforte, Varese

Da una recente analisi di costo l’importo complessivo dei lavori ammonta a circa 7 milioni e 400 mila euro e permetterebbe di destinare il Castello ad attività socioculturali, conferenze, corsi, ma anche permettere ad aziende biologiche sperimentati di lavorare nei terreni adiacenti e di creare un parco archeologico.

Palazzo estense diventa un museo

Un altro spazio che potrà parzialmente essere usato come museo sarà proprio il municipio: Palazzo Estense. «L’utilizzo comunale – ha spiegato Spiriti – può coesistere con un recupero simbolico e museale della reggia. Fermo restando l’uso articolato del salone con ripristino visivo del teatrino e del coretto, pensiamo a 4 o 5 ambienti del pianterreno e alla sala detta da ballo al piano nobile».

Il progetto presuppone una riqualificazione anche dei giardini pubblici, «poiché lo stato del verde è oggi in parte compromesso». Inoltre, la palazzina di via Copelli, oggi sede uffici elettorali, dovrà essere restituita al parco. Italia Nostra ipotizza un suo utilizzo come museo botanico e arboreo, con orto botanico esterno e un punto vendita di prodotti floreali.

Non basta il passato

Da restaurare è infine Villa Baragiola, edificio eclettico in forme neo-roccocò al quale i consiglieri vorrebbero restituire l’originario splendore e rendere accessibili ai cittadini. «Tuttavia – aggiunge il presidente – queste azioni di restauro non basano, perché dobbiamo pensare al futuro e dotare la città delle strutture necessarie per migliorare la qualità della vita nel XXI secolo, con attenzione alla sostenibilità».

Villa Baragiola, Varese

Infrastrutture e trasporti

«Abbiamo offerto all’amministrazione la collaborazione gratuita dei nostri consiglieri particolarmente qualificati per pensare a soluzioni efficaci per le criticità di Varese», dice Mazza. Dalla riqualificazione dell’area ex-Aermacchi, per la quale Italia Nostra, in collaborazione con l’Ordine degli Architetti, ha organizzato per giovedì 8 aprile una videoconferenza, alla funicolare del Campo dei fiori.

Ma pensiamo anche al collegamento autostrada-centro città. Dato che i lavori in corso nell’area Esselunga dovrebbero migliorare il flusso autostradale verso il centro di Varese, sarebbe utile realizzare una vasta area di parcheggio verso la fine del tracciato autostradale, collegata al centro da frequenti navette ecologiche». Inoltre, Italia Nostra si auspica un miglioramento dei collegamenti ferroviari e con l’aeroporto di Malpensa e Milano e soprattutto un’attenzione alla sostenibilità.

Sostenibilità

«Abbiamo proposto di implementare la rete di piste ciclabili con alcune tratte che la renderebbero più fruibile e attraente, ad esempio con i collegamenti già individuati con i sentieri del Parco del Campo dei Fiori e quelli del Parco del Ticino. Vorremmo infine un recupero delle aree dismesse e il tutto in un’ottica di non consumo del suolo per costruire un futuro preservando il pianeta», concludono.

varese italia nostra recovery plan – MALPENSA24