Il senso ritrovato del Palio: Legnarello ci riprova

legnarello palio legnano

LEGNANO – Al maniero di via Dante il clima è di grande entusiasmo: il Palio di Legnano è alle porte. Tutti i contradaioli sono al lavoro; da questo capisci che Legnarello non è una grande contrada per caso, unita ,umile e immensa. Come immenso l’ amore per il Palio del capitano reggente Stefano Cambrai
Una prima domanda d’ obbligo: siamo a poche ore dal Palio, cosa prova un capitano anche nei confronti della sua contrada?
“Un grande senso di responsabilità perché abbiamo un popolo che da subito mi ha dato fiducia e mi ha fatto sentire il capitano, anche se tengo a precisare che il passaggio con il predecessore Paolo Cristiani non è stato facile. Ecco perché sento il dovere di dare tutto il mio impegno per la stima che hanno per me. Siamo preparati ci presentiamo alla gara con tutte le carte in regola”.
Al canapo quest’ anno chi temete di più, voi che siete sempre tra i favoriti?
“L’accoppiata è quella dell’ anno scorso, sono tutti preparati, credo che sarà un grande palio: abbiamo rispetto di tutti, ci presentiamo bene e poi ci vuole sempre anche una dose di fortuna, che è  essenziale.  Ci affidiamo alle capacità ma anche un poco alla fortuna. Abbiamo sofferto per molti anni,  ma sempre con umiltà e impegno siamo cresciuti. Umiltà la parola che ho usato nei miei primi discorsi, vincere vuol dire anche rimanere umili e rispettare tutti.  Per arrivare a essere la contrada che siamo c’ è dietro tanto sacrificio e lavoro, sono stati anni belli fino alla vittoria dello scorso anno”.

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Lei è figlio d’ arte, suo padre fu capitano. Come è  stato il suo percorso e come è  cambiato il palio negli anni?
“Ho iniziato a frequentare la contrada da quando ero bambino. Mi definirmi il bambino che è diventato capitano e che ha realizzato un sogno, con le mie forze, con il mio desiderio di palio, ho lavorato tanto perché vedevo la mia contrada perdente per tanti anni e arrivi a pensare che non si potrà mai più vincere. Invece poi le cose cambiamo e assopiri il successo”
Ci parli del Palio, allora.
“E’cambiato molto, a livello di strategie paliesche è  cambiato molto ma anche a livello  di partecipazione, in meglio. Abbiamo molto seguito, il Palio è sempre vivo, ogni contrada è cresciuta.  Una volta il palio era più goliardico. Forse si è perso quello spirito, ma sono cambiati anche i tempi”.
Ad un giovane che vuole entrare in contrada che consigli dà?
“Innanzitutto lo accolgo a braccia aperte, i manieri sono dei posti sani , bisogna trasmettere l’ amore per i colori e la passione per la contrada. Noi abbiamo avuto per 8 anni un capitano che ha inculcato in noi un senso di appartenenza importante”.
Tolte le vesti da capitano chi è Stefano Cambrai?
“Sono una persona che non riesce a vedersi senza Palio, sarebbe perdere un pezzo di vita. Ho una moglie eccezionale e due figli che mi supportano e che mi amano.  Capiscono quello che vivo in contrada. Mi sostengono sempre e mi stanno vicino.
I mezzosangue al Palio di Legnano, qual è il suo parere?
“Se ne parla di questa situazione ma noi abbiamo comunque lavorato per avere una pista per i purosangue , ma auspico che non cambi il nostro Palio.  La pista ora è più scorrevole. Purtroppo ultimamente si è investito poco nei purosangue per certe paura.  Ma dobbiamo tenere duro”.

Alessandra Faiella

Legnarello palio legnano – MALPENSA24