Il sindaco di Legnano polemizza con Il Venerdì: “La Teresa non fa politica”

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LEGNANO – Giù le mani dai Legnanesi. E’ il messaggio che Gianbattista Fratus lancia a chi, come il magazine di Repubblica, Il Venerdì, mischia la compagnia dialettale fondata da Felice Musazzi con la politica. Più in chiaro, a chi definisce la “famiglia Colombo” come un’espressione del leghismo. “Nulla di tutto questo” afferma in una nota il primo cittadino di Palazzo Malinverni, rigettando qualunque parallelismo con simboli politici, benché Legnano sia la città dell’Alberto da Giussano, icona della Lega che fu di Umberto Bossi. Benché il dialetto di Musazzi, oggi utilizzato da Antonio Provasio, Enrico Dalceri e Luigi Campisi, nuovi interpreti di Teresa, Mabilia e Giovanni, rappresenti l’esemplificazione linguistica di un territorio, della sua identità e della sua cultura. Ed è proprio a questi aspetti, affrancati dalla politica, che Fratus che fa riferimento il sindaco legnanese.legnanesi fratus venerdì

Parla una storia lunga 70 anni

Ecco il primo cittadino (foto):“Stupisce, e non poco, che I Legnanesi siano associati a temi, fatti e simboli di natura prettamente politica. Per la “famiglia Colombo” parlano una storia lunga 70 anni e un pubblico numeroso e fedele, che ha sempre apprezzato i contenuti e lo stile della compagnia. Spiace, però, vedere la Teresa, la Mabilia e il Giovanni sulla copertina di un importante settimanale, associati, in un contesto politico, a concetti come “viaggio allucinato” e “imbarazzanti travestimenti”. Un’uscita a dir poco infelice. Ma tant’è, I Legnanesi andranno avanti per la loro strada, strappando risate con il loro modo di osservare il mondo e la politica, senza essere contigui ad alcun partito o movimento. Personalmente, da amico e fan, continuerò a seguirli, nella speranza che la militanza mia e di altri ammiratori (credo, peraltro, che ce ne siano di tutti i colori politici) non venga strumentalizzata. Anche la Lega, che ha una storia di spessore alle spalle e raccoglie importanti consensi tra gli italiani, proseguirà il suo percorso. Ma questa, ovviamente, è un’altra storia”.

Polemica aperta, dunque, con il settimanale dell’importante quotidiano nazionale. Polemica tra l’altro avviata da un esponente leghista, come Gianbattista Fratus. Ma una cosa è la politica, un’altra sono gli spettacolo dialettali della mitica compagnia en travesti. Che va riscuotendo consensi sui palcoscenici di mezza Italia, in queste settimane impegnata al Teatro della Luna di Milano.

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