In carcere l’ultimo componente della banda di “Zio Gianni”

banda zio gianni

BUSTO ARSIZIO – Ieri,  lunedì 9 luglio, E.B., cittadino albanese di 34 anni, è stato arrestato ed estradato in Italia.  Era l’unico indagato rimasto in libertà dopo l’operazione “The Uncle” che il 26 ottobre 2017 aveva consentito alla Polizia di Stato di sottoporre a misure cautelari 13 appartenenti a un’associazione per delinquere – attiva tra Basso Varesotto, Altomilanese e Comasco – dedita all’estorsione e all’usura con il ricorso a intimidazioni, aggressioni fisiche e incendi con bottiglie molotov. Ma nel loro curriculum criminale anche furti in aziende e depositi, ricettazione, falsi documentali e spaccio di cocaina.

Le indagini della Polizia

Otto associati, tra i quali i capi G.P. e A.P. noti come “Zio Gianni” e “Il moro”, erano stati portati in carcere dagli uomini del Commissariato di Busto Arsizio e della Squadra Mobile di Varese, che avevano condotto le indagini con la Procura della Repubblica di Busto Arsizio, e altri cinque sottoposti agli arresti domiciliari. L’unico a non essere rintracciato, perché tornato nel Paese d’origine prima dell’emissione dell’Ordinanza, era stato appunto l’albanese E.B., già domiciliato a Gallarate,cognato de “Il moro” e suo fedele collaboratore tanto nei furti nelle aziende quanto negli atti intimidatori e negli attentati incendiari finalizzati ad “ammorbidire” le vittime delle estorsioni e dell’usura.

L’Autorità Giudiziaria aveva tuttavia diramato le ricerche del latitante in ambito internazionale e infatti E.B. è stato rintracciato e arrestato a Tirana dalla Polizia Albanese e, il 9 luglio, estradato in Italia dall’Interpol e condotto in carcere.

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