Inasprire le pene a chi maltratta i cani. In nome di Beethoven, avvelenato a Fagnano

Da destra, Isabella Tovaglieri, Max Piro, Filippo Maturi e Alessandro Albani

BUSTO ARSIZIO – Una canzone e una legge per far sì che non accada mai più. Max Piro, cantautore di Fagnano Olona, ha perso il suo Beethoven, un cucciolone di 7 anni, lo scorso mese di febbraio, ucciso da un boccone avvelenato che era stato sparso nella zona di via Mazzini. «Per me era come un figlio» lo ricorda Max, che aveva scritto una lettera diventata virale. Quelle parole hanno ispirato una canzone, “Lègami al cuore”, un inno contro l’abbandono degli animali, ma hanno portato a Busto anche un deputato della Lega, Filippo Maturi, autore di una proposta di legge per inasprire le pene a chi avvelena e maltratta i migliori amici dell’uomo.

La mobilitazione

La storia di Beethoven, raccontata da Max Piro, aveva fatto il giro del web ed era arrivata a mobilitare persino Matteo Salvini. «Maledetto chi l’ha avvelenato» aveva tuonato il leader della Lega. Ora sono proprio i rappresentanti del partito del “Capitano” a prendere a cuore la vicenda per renderla un simbolo contro una piaga qual è quella dell’avvelenamento dei cani. In prima linea c’è Alessandro Albani, consigliere comunale di Busto Arsizio e strenuo difensore dei diritti degli animali, che ha chiamato a raccolta il responsabile del dipartimento benessere animale della Lega, il deputato di Bolzano Filippo Maturi, e l’europarlamentare “di casa” Isabella Tovaglieri, già coinvolta nel video contro l’abbandono degli animali lo scorso anno, per rilanciare la battaglia.

La battaglia culturale

«Dopo la morte di Beethoven ho scoperto un mondo di amore per gli animali ma anche troppe creature maltrattate e seviziate – racconta Max Piro – noi possiamo solo sensibilizzare e sperare che la politica metta il fiato sul collo di chi fa male agli animali». E sono questi i due obiettivi della mobilitazione. Da un lato, culturale. Ed è qui che s’inserisce la canzone di Max contro gli abbandoni, che sono «il primo passo da fare – sottolinea Albani – evitare che si riproponga questa piaga e incentivare le adozioni di animali abbandonati». Anche per Isabella Tovaglieri «alzare la soglia di attenzione su questo tema è un atto di civiltà. Anche l’Europa si è mossa con la risoluzione contro il traffico illecito degli animali d’affezione. E se nei lockdown hanno aiutato tanti anziani e tante famiglie, ora non vorremmo ritrovarci con una ripresa del problema degli abbandoni». Dall’altro, legislativo.

Una legge più severa

«Dal 21 giugno 2019 è depositata una legge che inasprisce le pene contro chi avvelena e maltratta gli animali – interviene Filippo Maturi – ora è al vaglio della commissione ma è bloccata per una ripicca politica del presidente del Movimento 5Stelle. Assurdo, perché gli animali sono un tema trasversale che non ha colore e che non dovrebbe essere strumentalizzato come una bandierina». In parlamento peraltro sono diverse le proposte che vanno nella direzione di pene più severe, e la speranza è che si arrivi ad una sintesi. L’obiettivo, afferma Maturi, è di far sì che «la pena sia un vero deterrente, prevedendo anche il carcere. Oggi il minimo edittale è sempre troppo basso, e questo è un problema».

La morte di Beethoven commuove Matteo Salvini: «Maledetto chi l’ha avvelenato»

busto arsizio beethoven cani – MALPENSA24