La morte di Beethoven commuove Matteo Salvini: «Maledetto chi l’ha avvelenato»

fagnano beethoven matteo salvini
Nella foto il leader della Lega Matteo Salvini

FAGNANO OLONA – «Non si augura il male a nessuno, ma in questo caso la voglia mi viene… Maledetto. Un abbraccio a Max, un pensiero per il suo amato Beethoven». La storia di Beethoven, il cucciolone di 7 anni che a Fagnano Olona aveva trovato l’amore di un “papà” devoto, il cantautore Max Piro (nella foto qui sotto con l’amato quattro zampe), e una casa dove vivere felice, prima di essere avvelenato, commuove Matteo Salvini.

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Il lungo post di Matteo Salvini

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L’ex ministro dell’Interno e segretario nazionale della Lega ha infatti commentato sulla sua pagine Facebook la vicenda rivolgendo un pensiero «per Beethoven e un abbraccio a Max» postando anche tutta la lettera che Piro ha scritto dopo l’accaduto affiggendola all’esterno della sua abitazione. Una lettera dove a raccontare l’accaduto è lo stesso Beethoven: «Il mio nome era Beethoven, avevo solo 7 anni… e insieme al mio papà, vivevo in questa casa, ed ero felice… Papà mi aveva portato in questa cittadina, perché mi aveva detto che qui al nord, i cani venivano trattati bene… e io mi fidavo ciecamente del mio papà, lui mi amava!!!»

 

 

Non si augura il male ma…

A questo punto è il leader della Lega a commentare:  «Inizia così la lettera che Max Piro, cantautore di Fagnano (Varese), ha scritto a nome del suo cane immaginando le parole che avrebbe potuto dire l’animale avvelenato e morto dopo quattro giorni di agonia». Nella lettera il cane racconta la sua vita felice sino al tragico epilogo: «E poi nel finale della lettera Beethoven punta la zampa verso chi ha voluto fargli del male – scrive Salvini – “sono stato avvelenato, da qualcuno che non sa amare, ma solo odiare noi cani… ho sentito il io papà piangere e disperarsi, ma era tardi… Ora riposo in pace, ma nel mio nuovo mondo, corro felice. Perché so che un giorno rivedrò il mio papà e nessuno ci dividerà”». Piro ha sporto regolare denuncia ai carabinieri della stazione cittadina chiedendo che i responsabili dell morte del cane, colui o coloro hanno sparso bocconi avvelenati nella zona di via Mazzini a Fagnano, paghino per l’accaduto. «Non si augura il male a nessuno, ma in questo caso la voglia mi viene», chiosa Salvini.

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fagnano beethoven matteo salvini – MALPENSA24