Il terzo polo dell’università dell’Insubria porterà a Busto 500 studenti. Intesa vicina

BUSTO ARSIZIO – Una nuova convenzione per azzerare le controversie degli ultimi anni e ripartire con il progetto del terzo polo dell’università a Busto Arsizio. L’intesa è in discesa tra il Comune e l’ateneo dell’Insubria, dopo l’incontro di questa mattina, 28 maggio. A palazzo Gilardoni è arrivato il Magnifico Rettore Angelo Tagliabue che, accompagnato dal direttore generale Marco Cavallotti e dal responsabile del dipartimento di scienze della vita Luigi Valdatta, tessitore della ricucitura insieme all’assessore all’urbanistica Giorgio Mariani, ha incontrato la delegazione dell’amministrazione comunale di Busto Arsizio, con il sindaco Emanuele Antonelli affiancato dallo stesso Mariani e dalla vicesindaco e assessore alla cultura Manuela Maffioli. Un vertice per «rinnovare l’impegno» ad una collaborazione reciproca su diversi ambiti.

L’intesa

La nuova convenzione verrà stipulata entro la fine di luglio, per ridefinire i rapporti tra il Comune e l’Università e passare oltre alle rigidità, sfociate anche in aperta controversia, legate al vecchio accordo che regolava la presenza dell’Insubria nel complesso dei Molini Marzoli e nell’adiacente villa Manara di via Alberto da Giussano. È attorno a questo polo che prenderà forma il nuovo corso dell’intesa, che verrà suggellata con l’avvio, dall’anno accademico 2022/2023 del corso di laurea magistrale di scienze motorie (60 studenti iscritti ogni anno), proprio ai Molini Marzoli. Un primo passo, visto che quello immediatamente successivo prevede il trasferimento a Busto anche della laurea triennale in scienze motorie, mentre la laurea in scienze infermieristiche all’ospedale di Busto già dal prossimo anno accademico (’21-22) transiterà sotto il “cappello” dell’Insubria (in passato era in carico alla Statale di Milano).

Le prospettive

«Significa che a regime circa 500 studenti graviteranno sul polo universitario di Busto Arsizio» fa notare l’assessore all’urbanistica Giorgio Mariani. Sul piatto però ci sono anche diverse altre partite che vedono il Comune e l’Insubria lavorare in tandem, una «collaborazione reciproca ormai avviata» come dimostra il progetto per gli alloggi hi-tech per gli anziani che si è candidato al bando del ministero della salute. C’è il tema delle residenze per gli studenti: nell’area delle Nord è previsto il progetto dello studentato, ma si pensa anche ad una «residenzialità diffusa» per favorire l’incrocio tra la domanda di alloggi per studenti e l’offerta sul mercato bustocco. Inoltre si guarda anche al nuovo ospedale di Busto-Gallarate, che avrà una caratura universitaria per concretizzare la quale l’Insubria sarà coinvolta nell’accordo di programma. «Opportunità importanti per la città – sottolinea Mariani – non solo in termini di prestigio ma anche di ricadute concrete in termini di indotto culturale ed economico».

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