Area delle Nord: gli investitori scoprono le carte. Busto punta sugli universitari

BUSTO ARSIZIO – Per le ruspe bisognerà ancora attendere, ma la riqualificazione dell’Area delle Nord ha segnato un altro passo avanti: a Palazzo Gilardoni è stato depositato il master plan di 3 degli 8 ambiti di intervento in cui è stata suddivisa questa porzione di città, che da almeno tre decenni attende un intervento di riqualificazione complessiva. Sembra essere chiaro anche il futuro dei primi immobili che sorgeranno: appartamenti per universitari, una senior living per anziani autosufficienti, spazi commerciali di vicinato e, un po’ più in là, un supermercato di media dimensione.

A illustrare un pezzo di futuro, seppur ancora tutto sulla carta, è stato l’assessore all’Urbanistica Giorgio Mariani, che in questi mesi ha lavorato «per trovare un accordo con gli investitori. Imprenditori che hanno dimostrato interesse concreto per intervenire» e potrebbero, facendo da apripista, smuovere anche altri proprietari di aree da recuperare; suscitando così interesse in altri investitori per realizzare l’ambizioso piano predisposto e lasciato in eredità all’attuale assessore dal suo predecessore, ora all’Europarlamento, Isabella Tovaglieri.

busto area delle nord mariani

I tre investitori

Sono tre le società pronte a investire su tre ambiti della complessa area: CCM Sviluppo Srl, l’Immobiliare Jinko e la Monte Rosa. E saranno loro a cambiare il volto di 38 mila 226 metri quadrati della zona delle Nord: in percentuale sono quasi il 50 percento degli 8 ambiti di intervento, inseriti un una superficie complessiva che è di circa 170 mila metri quadrati. E che comprende anche l’ex sedime ferroviario e le aree pubbliche Sui tre ambiti interessati verranno realizzati due complessi abitativi destinati a target differenti: uno per gli studenti universitari e l’altro per persone anziane autosufficienti, con servizi e negozi a portata di mano. Infine il terzo lotto sarà occupato da uno spazio commerciale di media dimensione (3.300 metri quadrati circa), anche se al momento non si conosce il brand che lo riempirà.

Busto è meglio di Crescenzago

«In questi mesi ho preso contatti con le università milanesi – spiega Mariani – in particolare con il Politecnico. Siamo partiti da un dato: Milano ha circa 100 mila studenti fuori sede, ma solo 1 su dieci trova una soluzione abitativa negli studentati. Ciò significa che 9 si rivolgono al mercato libero, dove i prezzi vanno da 600 euro per la soluzione singola alle 350 per una camera condivisa. Da Busto passano 95 treni al giorno e il collegamento con la stazione di Bovisa è di 25 minuti senza fermate intermedie. Insomma, una soluzione interessante, anche perché un conto è abitare qui e un altro è stare a Crescenzago». Ragionamento che il rettore del Politecnico «ha trovato di grande interesse. Bisogna poi tenere conto che Busto ospita anche un distaccamento dell’Università dell’Insubria, che ha intenzione comunque di ampliarsi. La vision sugli universitari offre quindi prospettive di grande interesse».

Il secondo edificio abitativo, quello più vicino al centro città (a due passi dal cinema Sociale per intenderci), sarà invece destinato al senior living, ovvero appartamenti per anziani autosufficienti con la comodità di avere fuori casa una serie di negozi e servizi, che troveranno spazio nell’immobile che sorgerà.

BUSTO ARSIZIO - Per le ruspe bisognerà ancora attendere, ma la riqualificazione dell'Area delle Nord ha segnato un altro passo avanti: a Palazzo Gilardoni è stato depositato il master plan di 3 degli 8 ambiti di intervento
Come appare oggi l’Area delle Nord

La partita aperta della stazione e il parking

Intanto, sempre nell’ottica di rigenerazione urbana del comparto, c’è anche aperto il fronte stazione. «Con le Nord abbiamo avviato un dialogo, poiché l’intenzione è quella di ridisegnare l’architettura e gli spazi della stazione. Che sarà in linea con il contesto urbanistico che andrà delineandosi». Non bisogna infatti dimenticare che al centro dell’area in questione sorgerà un grande parco lineare, quello che Isabella Tovaglieri ha battezzato “la promenade di Busto” e una parte di questa prenderà forma grazie agli interventi degli investitori. Che, nell’ambito delle cessioni di porzioni di terreno, permetteranno il recupero di spazi da adibire a parcheggio. In questo primo intervento i posteggi a uso pubblico saranno 225, oltre a quelli di pertinenza dei nuovi immobili. «Ai quali bisognerà aggiungere anche il nuovo parcheggio vicino al mercato, che dovrà costruire il Comune e che – afferma Mariani – a questo punto dovrà essere realizzato».

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