Busto, appartamenti hi-tech per anziani: progetto Comune-Insubria da 1,8 milioni

Busto Giorgio Mariani svincolo autolaghi
L'assessore all'urbanistica Giorgio Mariani

BUSTO ARSIZIO – Un altro bando milionario nel mirino dell’amministrazione comunale: la giunta ha varato oggi, 24 maggio, il progetto da 1,8 milioni di euro, elaborato insieme all’università dell’Insubria per la ristrutturazione di 12 appartamenti e i relativi spazi comuni in due palazzine, una in via Espinasse vicino all’area delle Nord e l’altra in via Cardinal Simone a Borsano, sulla base dei concetti della tecnologia integrata per la salute degli anziani. Si candiderà ad ottenere i fondi del POS-Piano operativo salute del ministero della sanità (in palio 200 milioni di euro): una sfida non semplice, visto che sono per l’80% destinati al centro-sud.

Un modello per il futuro

«Un progetto pilota», come spiega Luigi Valdatta, ordinario del Dipartimento di biotecnologie e scienze della vita dell’ateneo bosino, con l’obiettivo di «elaborare moduli abitativi domotici da riprodurre su vasta scala in modo standardizzato». L’assessore all’urbanistica Giorgio Mariani incrocia le dita e spera in un altro “colpaccio” dopo quello dei 15 milioni per la rigenerazione urbana dell’area delle Nord: «Busto può diventare un polo d’eccellenza della ricerca sull’invecchiamento di successo».

Il progetto

Un progetto da 1,8 milioni di euro complessivi, di cui il 20% autofinanziato dal Comune di Busto Arsizio e dall’Università dell’Insubria (che ci metterà le proprie “risorse umane”): nelle due palazzine popolari di via Espinasse e via Cardinal Simone verranno ristrutturati e totalmente ripensati dal punto di vista tecnologico 12 bilocali, da mettere a disposizione di coppie e singoli, più due spazi comuni per ciascuna palazzina, dedicati ad attività motorie e a momenti di socialità. «Un’iniziativa che promuoverà l’healthy aging, un invecchiamento sano monitorato dalla tecnologia e integrato con la città – spiega l’assessore Giorgio Mariani – si pone perfettamente in linea con il progetto di rigenerazione urbana dell’area delle Nord, che prevede la creazione di spazi per l’incontro intergenerazionale e, in prospettiva, la nascita di un centro di ricerca dell’Insubria sul tema dell’invecchiamento di successo».

“Lifetime home”

La parte edile della ristrutturazione sarà curata da Agesp Attività Strumentali, mentre la parte tecnologica sarà realizzata sulla base delle indicazioni scientifiche dell’università dell’Insubria. «Il focus dell’iniziativa – spiega Tiziana Rubino, ordinario del Dipartimento di biotecnologie e scienze della vita dell’università dell’Insubria – è mettere a disposizione dei residenti anziani appartamenti sicuri e confortevoli, ristrutturati in base al concetto del “lifetime home”, l’invecchiamento a casa propria, con la stimolazione di attività intellettuali, sociali e motorie negli spazi comuni e il monitoraggio di alcuni parametri vitali che permettono di controllare lo stato di salute dei residenti a titolo di prevenzione». Gli informatici e i clinici dell’Insubria hanno collaborato per mettere a punto le cosiddette “tecnologie Iomt” (Information of medical things) che verranno utilizzate negli appartamenti ristrutturati.

La rinnovata intesa Comune-Insubria

Il progetto per il bando del ministero della salute s’inserisce in un contesto di rinnovata collaborazione tra il Comune di Busto Arsizio e l’università dell’Insubria, che ha rilanciato il “terzo polo” dell’ateneo nella città dopo anni di rapporti raffreddati tra le due istituzioni. La facoltà di scienze infermieristiche, da quest’anno sotto il “cappello” dell’Insubria, e il corso di laurea magistrale di scienze motorie, che dall’anno accademico 2022/2023 porterà 60 studenti all’anno ai Molini Marzoli (con la prospettiva di arrivare a regime a 500 quando l’Insubria trasferirà a Busto anche il corso di laurea triennale), ne sono un esempio. Poi c’è il progetto del centro d’eccellenza sul “successful aging”, un’altra iniziativa da 5 milioni di euro che si è candidata a ricevere i finanziamenti del piano Marshall di Regione Lombardia. D’altra parte il polo delle Nord sarà anche sempre più centrale sul fronte delle residenze per anziani, con il senior living di Domitys che sorgerà su una delle aree davanti alla stazione e un’altra iniziativa analoga che sta per partire nell’ex albergo di via Magenta.

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