Incendio di Montegrino, Pellicini punta il dito contro i pusher: «Bivacchi pericolosi»

Il presidente provinciale di Fratelli d’Italia Pellicini

MONTEGRINO VALTRAVAGLIA – Le fiamme sono state domate, ma resta la paura e anche la rabbia del patrimonio boschivo andato distrutto. Sull’incendio che per quasi 24 ore ha tenuto impegnato i vigili del fuoco, il nucleo antincendio boschivo e i canadair, è intervenuto anche il deputato luinese di Fratelli d’Italia Andrea Pellicini, il quale pone l’accento sul problema climatico, ma anche su una piaga da debellare: lo spaccio dei boschi, fonte di pericolo anche per l’ambiente. Infatti, secondo le prime indiscrezioni, anche i carabinieri Forestali starebbero verificando l’ipotesi sostenuta dal deputato di Fratelli d’Italia.

Dito sui puntato sui bivacchi dei pusher

«Un ulteriore elemento di preoccupazione – scrive Pellicini in una nota – è costituito dalla presenza nei boschi di molti accampamenti di spacciatori extracomunitari e dai loro tantissimi clienti consumatori. Il fenomeno dello spaccio nei boschi, oltre a preoccupare dal punto di vista della sicurezza e della salute delle persone, pone il problema dell’aumento del pericolo degli incendi».

Grazie a chi ha domato le fiamme

Scrive Pellicini: «Il pauroso incendio di Montegrino Valtravaglia, domato grazie al pronto e fondamentale intervento di tutti i corpi competenti, costituisce un segnale importante per il nostro territorio. Le piogge scarse, il vento forte e il sottobosco molto secco sono stati fattori determinanti per allargare il fronte del fuoco, che questa notte era davvero impressionante. I danni ai boschi di proprietà privata sono stati ingenti e l’incendio ha lambito zone abitate, con grande ansia per i residenti. Il sindaco Fabio De Ambrosi è rimasto sempre vicino alla popolazione e ha partecipato attivamente alle operazioni. Sebbene non si conoscano ancora le cause dell’incendio, un ulteriore elemento di preoccupazione è costituito dalla presenza nei boschi di molti accampamenti di spacciatori extracomunitari e dai loro tantissimi clienti consumatori. Il fenomeno dello spaccio nei boschi, oltre a preoccupare dal punto di vista della sicurezza e della salute delle persone, pone il problema dell’aumento del pericolo degli incendi, che possono scaturire anche dalla negligenza e dalla stupidità delle persone. I boschi vanno quindi ripuliti da questa gente pericolosa. Massimo sostegno alle azioni di contrasto della polizia giudiziaria».