MALPENSA – E’ iniziato oggi, 24 luglio, l’ennesimo addio di Alitalia a Malpensa. Con la riapertura di Linate, i voli da e per la Sardegna sono stati trasferiti al Forlanini. Dal primo agosto verranno spostati sul city airport anche tutti gli altri collegamenti, eccezion fatta per due misere frequenze giornaliere su Fiumicino. Si stima che la riapertura di Linate, ottenuta dopo le forti pressioni romane e combattuta fino all’ultimo dal gestore aeroportuale, farà perdere a Malpensa il 25% del traffico che aveva faticosamente recuperato.
Il lento addio di Alitalia
Da settimane il traffico a Malpensa è in continua crescita. Negli ultimi giorni si registravano circa 270 movimenti, subito scesi oggi di 32 unità. Sono i 16 voli al giorno di Alitalia su Cagliari (fra andate e ritorni), 10 su Olbia e 6 su Alghero. Al momento l’ex compagnia di bandiera garantisce ancora circa 50 collegamenti al giorno, in particolare verso il Sud Italia ma anche da e per l’estero: Amsterdam, Londra, Parigi e Bruxelles. Sono tratte che spariranno dalla sera alla mattina il primo agosto, quando torneranno a essere operate da Linate.
Un milione una chimera
Da anni ormai Malpensa ha imparato a fare a meno del vettore romano, ma l’improvviso lockdown lo aveva fatto tornare protagonista in brughiera. La sua permanenza però è durata ben poco. Si stima che il trasloco di Alitalia dallo scalo varesino al city airport farà perdere a Malpensa circa un quarto del traffico attuale. Di contro tantissime compagnie stanno ricominciando a volare su Malpensa dove, in attesa del ritorno dei movimenti intercontinentali (al momento i grandi assenti), le low cost stanno gradualmente tornando a riposizionarsi e ad aumentare collegamenti e frequenze. Con la riapertura di Linate (dove prima di Alitalia si erano già trasferiti Lufthansa con 4 voli su Francoforte, Iberia con 4 voli su Madrid e Air France con due voli su Parigi), l’obiettivo dichiarato di riportare un milione di passeggeri a Malpensa ad agosto appare assai difficile da raggiungere.
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