Iniziative per le famiglie e più sicurezza per “guarire” il Parco Alto Milanese

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BUSTO ARSIZIO – Grande partecipazione agli eventi per le famiglie e investimenti per la sicurezza e la sorveglianza. Il Parco Alto Milanese riparte da qui, per cercare un faticoso equilibrio tra gli ambientalisti e il proliferare di animali selvatici che danneggiano le coltivazioni, ma anche per contrastare gli abbattimenti illegali e i reiterati scarichi di rifiuti. Il percorso lo ha illustrato oggi, mercoledì 7 ottobre, il presidente del Consorzio Parco, Carlo Bianchi, presentando il consuntivo delle attività estive.

Bianchi: «Dai rifiuti ai ranger, ecco i nostri progetti»

RIFIUTI. «Contrasteremo l’abbandono – ha spiegato Bianchi – con fototrappole e videosorveglianza. La prima cosa da salvaguardare è la zona della Baitina, che va protetta anche dai vandalismi, poi ne installeremo su tutto il territorio del parco, in base alle disponibilità del bilancio, in particolare nelle zone di passaggio e in altre martoriate da questo malcostume. Metteremo anche una solida sbarra dove sono avvenuti gli ultimi fattacci, quando sono stati scaricati materiali edili di ogni genere e anche pericolosi come lana di roccia, e pure un frigorifero, con tanto di etichetta di produzione che speriamo ci permetta di risalire ai responsabili. Dovremo anche studiare come garantire il passaggio degli abitanti del parco e dei mezzi di soccorso».

SPORCIZIA. Altro problema, i rifiuti da passeggio e dei pic nic. «Agli scout insegnavano a non lasciare tracce del proprio passaggio. Pensiamo di organizzare una giornata di recupero di questi rifiuti coinvolgendo associazioni dedicate».

CONIGLI. «È un discorso delicato, dobbiamo contrastarne il proliferare incontrollato. La caccia nel parco è sempre vietata, l’unica volta che sono stati coinvolti i cacciatori era per catturare i conigli all’epoca del sovrappopolamento per trasportarli al Parco del Ticino. Il problema è destinato a ripresentarsi periodicamente. Gli animali mangiano le radici e danneggiano le colture, se la Regione non riconosce il rimborso tocca al Consorzio pagare i danni. Penso sia opportuno sentire sia i cacciatori che gli animalisti per trovare il sistema di alleggerire il parco dalla presenza di questi animali, preservandoli altrove».

ANIMALI UCCISI. «Quando li trovano dovrebbero conservarli e informare il Parco, così possiamo portarli da un veterinario e capire che cosa è successo, se davvero li hanno cacciati e come. Dalle foto non si capisce. Ai cani fatti a pezzi e lasciati nei sacchi tolsero il microchip per disfarsene senza farli riconoscere, questa è delinquenza pura».

SICUREZZA. «Oltre alla videosorveglianza, installeremo pulsanti di soccorso per i podisti e le donne sole che fanno jogging. Per la sorveglianza possiamo contare sulla collaborazione con le Guardie ecologiche volontarie di Varese e di Milano, sulla Protezione civile e su una volontaria, ma pensiamo anche a ranger a cavallo».

OPERE. «È in fase di conclusione la recinzione muraria della sede (nella foto sotto, nda). In un prossimo futuro ci prenderemo cura del verde nelle parti di proprietà del Parco, poche rispetto alla superficie totale. Stiamo facendo una ricerca storica su eventuali pozzi artesiani nel parco, ma sembra che non ce ne siano, e uno studio delle piante per verificare se ve ne sono di pericolanti, anche in seguito a parassiti. Abbiamo in mente un percorso di running ad anello lungo 5 km e 3-4 gabbie di Faraday, protezioni metalliche che sono il rifugio ideale se si è colti da temporali all’aperto».

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PERSONALE. «Al momento abbiamo un dipendente (un tecnico), più uno part time. A fine mese si svolgeranno le prove del concorso per un contabile full time, che ci permetterebbe di tornare all’organico di tre anni fa. Speriamo che vada meglio dell’ultima volta, quando entrambi i vincitori rinunciarono per altri incarichi».

Affluenza record agli eventi nel fine settimana

Domenica prossima al Pam sarà una giornata di festa, con i sapori d’autunno alla Baitina. «Le iniziative proposte alle famiglie – sottolinea Anna Prada del Circolo Spettacoli di Legnano che le organizza – parlano tutte di natura, come la caccia al tesoro per i bambini improntata alla scoperta del verde e dell’ambiente naturale attraverso il gioco e il divertimento, o le fiabe e le letture animate. Quest’anno, anche se a causa del lockdown abbiamo iniziato molto più tardi rispetto al passato, abbiamo avuto lo stesso numero di appuntamenti degli altri anni, ma con un maggiore riscontro di pubblico e posti esauriti. Il periodo di chiusura vissuto – argomenta Prada – ha fatto sì che appena c’è stata la possibilità di frequentare attività all’aria aperta dedicate ai bambini si siano verificate tante iscrizioni e grande affluenza. La stagione è stata molto sentita e partecipata, fino a contare 150 persone la mattina e 300 al pomeriggio, tutte in sicurezza».

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