Insieme per Vanzaghello: «La Giunta Gatti ritiri dalle scuole il fumetto sulle foibe»

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VANZAGHELLO – «L’iniziativa della Giunta Gatti di distribuire nelle scuole medie il graphic novel “Foiba rossa” è chiaramente contraria allo spirito della risoluzione del 19 settembre 2019 con cui il Parlamento europeo si impegna a condannare i crimini commessi da tutti i regimi totalitari, chiedendo di mantenere vive le memorie del passato, senza però imporre un’interpretazione politica dei fatti». Parola della lista di minoranza Insieme per Vanzaghello, che si chiede se «il sindaco, che ha giurato sulla Costituzione, non abbia avuto il tempo per un controllo sull’opuscolo».

«Proposta inadatta su un tema così delicato»

La lista che siede all’opposizione sui banchi del Consiglio comunale giudica la proposta dell’Amministrazione «totalmente inadatta a trattare un tema storico così delicato come quello delle Foibe. I nostri timori sono confermati dalla lettura del libro, che ignora le violenze, culturali e fisiche, della “bonifica etnica” voluta da Mussolini negli anni antecedenti alla tragedia delle Foibe: cancellazione di sloveno e croato dalla toponomastica istriana, chiusura di tutte le scuole con lingua d’insegnamento non italiana, annientamento di tutte le iniziative economiche e culturali delle minoranze, oltre alle violenze squadriste tipiche del fascismo, come l’incendio della Casa del Popolo di Trieste nel luglio 1920. Oltre agli slavi, tale violenza colpì soprattutto quegli intellettuali, attivisti e giornali non allineati all’ideologia del regime, come socialisti e comunisti. Il periodo dei totalitarismi, di qualunque colore, fu certamente una tragedia per l’intera Europa, ma non è attraverso la rievocazione di queste false identità nazionali che è possibile uscirne: anzi, percorrendo questa strada si rischia proprio il ritorno degli stessi drammi che si vogliono commemorare».

«Insegnare la democrazia e la libertà»

Insieme per Vanzaghello rilancia quindi l’appello che Sergio Mattarella fece lo scorso luglio in occasione della sua visita alla foiba di Basovizza (nella foto, Mattarella in quella occasione mano nella mano con il presidente sloveno Borut Pahor) dove richiamò l’attenzione sulla necessità di «compiere una scelta, tra fare di quelle sofferenze patite da una parte e dall’altra l’unico oggetto dei nostri pensieri coltivando sentimenti di rancore, oppure al contrario farne patrimonio comune nel ricordo e nel rispetto, sviluppando collaborazione, amicizia e condivisione del futuro». Per la lista guidata in Consiglio da Gian Battista Gualdoni, «la nostra scelta è chiaramente per questa seconda possibilità: la scuola deve essere luogo di insegnamento della democrazia e della libertà che stanno alla base della nostra Costituzione, repubblicana e antifascista, che promuove “la pace e la giustizia tra le Nazioni”, non certo la riedizione di nazionalismi ed ideologie che hanno portato solo morte e distruzione nell’Europa del secolo scorso. Siamo sicuri che anche molti fra gli elettori della lista Gatti non condividano questo furore ideologico e pertanto confidiamo fiduciosi in una revisione della decisione».

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