L’Inter cerca l’impresa nel freddo di Dortmund

Lorenzo Conzatti

Nel freddo di Dortmund, ci penseranno gli scatenati e focosi tifosi tedeschi ad innalzare notevolmente la temperatura. Il “Muro Giallo”, l’unica certezza del Westfalen Stadion, che con le sue coreografie rende pittoresco e affascinante ogni confronto che si consuma tra le mura amiche. Non soltanto questo però, dato che è in grado di generare notevoli pressioni, in passato è riuscito a destabilizzare molte big europee.

DIFESA GROVIERA E ATTACCO PROPULSORE

Il comparto difensivo è parso in grande difficoltà nella sfida d’andata, con il cardine Mats Hummels che non è stato impeccabile, ma soprattutto non è riuscito a guidare adeguatamente i compagni nelle varie situazioni di gioco. Due terzini come quelli che il Borussia è solito schierare, possono costituire un rischio non indifferente. Piszczeck, Hakimi e Schulz riescono ad essere determinanti in fase di spinta e nelle sovrapposizioni, ma al tempo stesso non sono estremamente dediti alla copertura. Ecco dunque che nel dare equilibrio, moltissimo dipenderà dalla coppia di mediana Delaney e Witsel. Il belga sarà importantissimo anche in costruzione, grazie alla sua visione di gioco e alla sua intelligenza calcistica. Ritorna un terminale come Paco Alcacer. Attaccante moderno dall’ottimo tocco di palla, dotato di una buona velocità e di mobilità, potrebbe davvero mettere in difficoltà la retroguardia nerazzurra. La sua attitudine nel fraseggio e nel “pulire” numerosi palloni, contribuisce a creare un calcio fluido, esteticamente apprezzabile e che tende al possesso palla. A sostenerlo Julian Brandt, Thorgan Hazard e Jadon Sancho. Un trio di trequartisti incandescente, che unisce in un connubio perfetto talento, fantasia e rapidità di gambe e di pensiero.

GLI ALFIERI DELL’INTER CONTIANA

Gli ospiti dovranno affidarsi anzitutto alle prodezze del loro santo protettore, quel Samir Handanovic che in match simili, si dimostra spesso miracoloso a difesa della propria porta. Miracoli che potrebbero essere richiesti anche al trio arretrato, chiamato a fornire una prestazione solida e attenta. La gemma dello schieramento è Stefan De Vrji, ormai imprescindibile nel ruolo di centrale d’impostazione. L’olandese è un elegantissimo regista aggiunto, che si rivela prezioso in un momento di forma non eccelsa per Marcelo Brozovic, a cause delle innumerevoli fatiche a cui il croato è stato sottoposto. Indispensabile che il motore della determinazione non si inceppi, motore di cui è emblema Niccolò Barella, che unisce alla quantità e alla qualità dei polmoni d’acciaio. Si spera di rivedere almeno a partita in corso Stefano Sensi, del quale mancano in maniera palpabile fosforo e geometrie. Gli occhi sono puntati su Lautaro Martinez, che dopo la svolta stagionale contro il Barcellona, sta elargendo tecnica, imprevedibilità e rapidità all’attacco meneghino in modo costante. Potrà fare la differenza l’intesa di coppia con Romelu Lukaku, che sta crescendo non soltanto nella finalizzazione, ma anche nel lavoro sporco per i compagni. Colpire sfruttando gli spazi concessi nelle ripartenze può rappresentare la chiave di volta, viste le lacune nella fase passiva che il BVB ha palesato a più riprese.

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