Italia Viva si presenta a Varese. Librandi: “Abbiamo salvato il Paese dal baratro”

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Matteo Renzi con Gianfranco Librandi

VARESE – “Siamo quelli che hanno salvato l’Italia dal baratro”. Gianfranco Librandi, parlamentare saronnese tra i fondatori di Italia Viva, ne è così convinto che quasi urla al telefono per rimarcare un merito che egli ritiene imprescindibile. Salvato l’Italia, da cosa? “Dall’autolesionismo del Pd che, a luglio, si era messo d’accordo con la Lega per andare al voto. Un suicidio per il nostro Paese che, a quel punto, sarebbe finito nelle fauci dei sovranisti. Immaginate gli effetti”. Effetti che venerdì 22, alle 21 nella sala dei Bersaglieri di via Montanari a Varese, Librandi proverà a spiegare durante un incontro pubblico con Ettore Rosato, Maria Chiara Gadda e Paolo Del Debbio nel ruolo di moderatore. Appuntamento che suona come il lancio ufficiale del partito di Matteo Renzi in provincia di Varese, dove Librandi e Gadda sono i referenti di primo piano.

Scusi onorevole Librandi, ma lei come fa a sapere che i piddini avrebbero voluto le urne?
“Perché me lo ha detto Zingaretti. E poi, lo sanno tutti che cosa ha dichiarato Giancarlo Giorgetti?”

Che cosa?
“Che mentre Salvini beveva il Mojto al Papeete, si stava concretizzando l’obiettivo di portarlo alla presidenza del consiglio. E Renzi, invece, lo dice sempre Giorgetti, li ha superati in volata, fermando tutto. Il nostro è stato un atto di coraggio”.

Addirittura? C’è chi pensa invece sia stata una mossa per continuare a stare ai tavoli.
“No guardi, eravano dentro un’azienda consolidata e forte, ne siamo usciti per varare una start up tutta da costruire. Abbiamo bloccato i sovranisti. Certo, si è solo vinta una battaglia, ora dobbiamo vincere la guerra”.

Qui l’impresa è un po’ più difficile. Intanto, Renzi ribadisce che non bisogna andare alle elezioni.
“E ha ragione: non credo sia il momento. Caso mai è il momento di far ripartire l’Italia, noi assieme al Pd, col quale stiamo superando molte asperità”.

Ne è sicuro?
“E’ indispensabile remare tutti nella stessa direzione. Innanzitutto bloccando l’aumento delle tasse, a qualunque livello. Poi agendo su quota cento: proprio oggi (giovedì 21, ndr) l’Ocse ha lanciato l’allarme attorno alle pensioni. In pratica ha ribadito ciò che diciamo noi di Italia Viva. Fermare le tasse e sterilizzare l’Iva è possibile solo agendo su quota cento”.

I grillini, vostri alleati, non sembrano essere d’accordo.
“Non possono esimersi dal convenire che le nostre posizioni sono quelle giuste. Poi, grillini chi? Di Maio, che vuole tenersi una porta aperta con la Lega”.

Lo sbloccacantieri è un altro cavallo di battaglia di Iv. Vero?
“Certo. Ci sono 120 miliardi in cassa ma ancora inutilizzabili. Sono soldi pronti per realizzare infrastrutture, per far crescere sul serio l’Italia. Situazioni concrete, che noi segnaliamo mentre altri, a cominciare dai populisti, sono impegnati a dire cazzate”.

La provincia di Varese?
“Ci stiamo posizionando. Nel capoluogo abbiamo già tre consiglieri comunali, un altro a Busto Arsizio. Siamo presenti, lo saremo ancora di più”.

Dalla teoria alla pratica, servono proposte.
“C’è da lavorare attorno all’economia, in primo luogo. L’export non offre dati confortanti. Va rivista la logistica e vanno completate le infrastrutture. Senza dimenticare il turismo: siamo la provincia con il maggior numero di siti Unesco e non riusciamo a far crescere il turismo. Non mi sembra accettabile”.

Intanto in provincia di Varese i sondaggi premiamo, eccome, proprio la Lega di Salvini. C’è qualcosa che ci sfugge?
“Tranquilli, ci hanno informato che anche da noi si sta organizzando il movimento delle sardine. Saranno loro, le sardine, a darci una mano”.varese librandi italia viva

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