Javorcic, una notte al Pro Patria Museum

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BUSTO ARSIZIO – Avete presente “Una notte al museo”, il celebre film commedia del 2006 capace di fare il pienone ai botteghini tanto da meritarsi un sequel nel 2009? Se la risposta è affermativa, allora – lavorando un po’ con la fantasia per passare dalla Grande Mela alla Vecchia Manchester d’Italia – potrete forse capire cosa abbia provato l’oramai ex tecnico della Pro Patria Ivan Javorcic. Prima di lasciare definitivamente Busto Arsizio, per recarsi nella sua Spalato per una breve vacanza in famiglia, l’allenatore dei tigrotti (volutamente ritratto in una foto scattata dall’indimenticabile GioGara) ha chiesto – e ovviamente ottenuto – di poter visitare per un’ultima volta il Pro Patria Museum per chiudere il cerchio e mettere la parola fine ad un ciclo straordinario.

Solo per Javorcic

Nel preparare gli scatoloni per il trasloco da casa, la nostalgia ha avuto l’inevitabile sopravvento. E allora non ho soltanto avanzato il desiderio di poter rivisitare il Pro Patria Museum, ma ho persino chiesto di poter essere lasciato da solo in quelle mura, per godermi fino in fondo quel momento così unico, intimo, profondo e personale. Quella mezz’ora abbondante, trascorsa in totale solitudine a vedere e ripensare, mi ha fatto rivivere tante di quelle bellissime emozioni vissute in biancoblù e condivise con la nostra gente: allenare la Pro Patria, e contribuire a scrivere una piccola parte di una storia grandiosa, è stato davvero un onore. Vincere qui, in una piazza che ha sofferto con dignità e che si è rialzata con orgoglio, vale davvero di più. Lo dichiarai il giorno della vittoria del campionato (era il 7 maggio del 2018) e oggi più che mai mi sento di poterlo ribadire”.  

Pro Patria Museum

E’ stato un onore: Busto saluta Javorcic con uno striscione

Javorcic Pro Patria Museum – MALPENSA 24