Pro Patria Museum, una bella figurina per la città di Busto Arsizio

BUSTO ARSIZIO – Metti insieme cinque tifosi biancoblù accomunati dall’amore per la Pro Patria, un’idea semplice, diretta e a tratti anche un po’ nostalgica (un album delle figurine…), il centenario della gloriosa squadra di calcio di Busto Arsizio e una passione popolare magari latente ma mai sopita che attinge ai ricordi. Ecco spiegato il successo dell’iniziativa “100 figurine per entrare nella storia“, la raccolta fondi promossa lo scorso 24 giugno da cinque amici (Cristian Crespi, Luca Calloni, Mattia Brazzelli Lualdi, Matteo Tosi e Andrea Fazzari) per valorizzare e abbellire il Pro Patria Museum, e inaugurata proprio oggi (sabato 16 novembre) alla presenza della prima squadra biancoblù al gran completo (con staff tecnico e dirigenziale), della presidentessa Patrizia Testa, del Sindaco Emanuele Antonelli, dell’Assessore Paola Magugliani e di tanti tanti cuori biancoblù.

Un’iniziativa da Busto per Busto

Da quel 24 giugno, giorno non a caso di San Giovanni (patrono di Busto) e del lancio appunto dell’iniziativa, la risposta dei tifosi della Pro ma più in generale di tutta Busto (e non solo) è stata davvero coinvolgente e trasversale, interessando tutte le categorie. Tifosi, politici (fra i presenti anche Orazio Tallarida e Valentina Verga), giornalisti, calciatori (da Vito Pocorobba a Gipo Calloni), imprenditori, associazioni, club (presenti i presidenti di “Pro Patria Club” Giovanni Pellegata e de “il Tigrotto” Simone Lamperti) hanno fatto quasi a gara per accaparrarsi una delle 100 figurine disponibili, dando al centenario della Pro Patria un personalissimo significato (fra le figurine dell’album GioGara, Nano Pocorobba, il Merlino, Gigi Salmerigo, Cecotti ecc ecc). Coi fondi raccolti il Pro Patria Museum, la casa ideale di tutti i tifosi biancoblù dove viene simbolicamente custodita la gloriosa storia dei tigrotti, ha cambiato letteralmente aspetto, con una serie di migliorie che – sotto l’egida dell’Associazione Brughiera Ca’DaMat – hanno ripagato le aspettative dei donatori: “Noi abbiamo avuto semplicemente l’idea e abbiamo seguito i lavori – hanno ribadito gli organizzatori – ma il merito in realtà è tutto della gente: ha capito il vero valore dell’iniziativa, dimostrando di tenere davvero alla Pro“.

Gli interventi

Toccare per credere. Dato che siamo a Busto, dove le idee (e i danè) fanno rima con concretezza, l’inaugurazione del pannello delle 100 figurine è stata l’occasione per apprezzare i tanti interventi realizzati: dall’installazione dell’impianto d’allarme per mettere in sicurezza i cimeli della storia biancoblù e per favorire le donazioni da parte dei collezionisti, all’affissione dei cinque pannelli didascalici con la centenaria storia tigrotta suddivisa per ventenni dal 1919 ad oggi; dalla posa delle cinque vetrinette espositrici contenenti alcune chicche davvero da mirare e rimirare, al montaggio dell’armadio espositore con la divisa del centenario in bella mostra; e ancora dalla realizzazione dell’opera di street art “l’Adamo tigrotto” degli artisti di fama internazionale Urban Solid (con il contributo dell’Amministrazione Comunale) ai due podi degli “Alfieri tigrotti” e dei “Capocannonieri biancoblù“, rappresentanti i primi tre giocatori per presenze e prolificità della storia della Pro; senza dimenticare il pannello raffigurante le 14 formazioni biancoblù di serie A in grado di lasciare indelebilmente il nome di Busto e della Pro Patria nella storia del calcio italiano e – ultima chicca – il murales esterno (realizzato da Massi Toia) con la frase della Domenica Sportiva del 1931 da cui ha avuto origine l’appellativo di tigrotti. 

Il taglio del nastro

Con il Sindaco Emanuele Antonelli (“sono fiero di questa iniziativa nata da Busto per Busto, dove tutti siamo tifosi della Pro“) e l’artefice originario del PPM Alberto Armiraglio è toccato alla presidentessa Patrizia Testa, simbolo della bustocchità che ha salvato la Pro Patria, ridandole credibilità e riportandola soprattutto in C nell’anno del centenario, il taglio del nastro davanti ad oltre cento cuori tigrotti.

Pro Patria Museum Busto Arsizio – MALPENSA 24