Pro Patria, fine di un ciclo: mister Javorcic va al Sudtirol

Javorcic

BUSTO ARSIZIO – Tutte le storie, figuriamoci quelle belle, hanno un inizio e purtroppo anche una fine. E quel giorno è arrivato per davvero. Giunto a Busto il 17 aprile del 2017 (lunedì dell’Angelo…) per traghettare la Pro Patria nei playoff di serie D dopo l’esonero di Bonazzi, Ivan Javorcic saluta Busto in direzione Bolzano Sudtirol da terzo allenatore di sempre della gloriosa storia tigrotta (156 panchine), mettendo in bacheca una promozione in serie C, uno scudetto dilettanti sbandierato nell’anno del centenario e tre partecipazioni ai playoff, l’ultima ottenuto dopo il quinto posto in regular season (quella vittoria al “Moccagatta” di Alessandria, cosi voluta e cercata, è stato l’ultimo regalo). Risultati incredibili che rendono pienamente l’idea del valore tecnico di Javorcic, ma forse non fanno capire del tutto lo spessore dell’uomo che noi – fortunati addetti ai lavori – abbiamo invece avuto il piacere di conoscere nelle conferenze stampa del sabato mattina (meglio di una lezione all’Università) e nelle mattinate fuori da scuola.

Grazie Ivan

Eccelso comunicatore, capace di inserirsi in punta di piedi nell’ingombrante storia tigrotta capendone ed interpretandone da subito valori e tradizioni, Javorcic è stato uno dei pochi allenatori in grado di comprendere davvero l’ambiente bustocco, compattando la piazza ed esaltando quel concetto di squadra e quei principi tanto cari alla presidentessa Testa (quanto ci sarebbe piaciuto ascoltare quel discorso sul pullman, dopo la grande lezione di stile impartita a Di Nunno nella sala stampa di Lecco). Fra la comoda Primavera della Roma e la bollente panchina del Brescia di Cellino, Ivan Javorcic ha scelto di continuare il suo percorso di crescita in Alto…Adige, optando per l’ambizione di un progetto votato senza mezzi termini alla serie B e per la concretezza di strutture a dir poco uniche (vedere per credere l’FCS Center), specie se paragonate ad una Busto che dall’era Vender ad oggi non è ancora riuscita a realizzare un campo sintetico, nonostante le recenti e apprezzate promesse di Antonelli. Ma questo è il momento dei saluti sinceri e ricchi di gratitudine. La gloriosa Pro Patria continuerà ovviamente ad esistere anche senza Javorcic, ma oggi più che mai, dopo ben 1512 giorni passati insieme, ci sentiamo di dire grazie: grazie Ivan! Busto, dove peraltro è nata Livia (la secondogenita di Javorcic, già papa di Alessia), sarà sempre casa tua.

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