“JeragOrago di tutti” contro Aliverti: «Regala borracce e poi abbatte gli alberi»

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JERAGO CON ORAGO – «Sono più di dieci anni che attendiamo di poter raggiungere in sicurezza la stazione ferroviaria», dice Matilde Ceron, consigliere d’opposizione con la lista civica “JeragOrago di tutti”. Ma aggiunge: «Siamo felici di sapere che finalmente l’opera sia all’ordine del giorno ma increduli per il prezzo inaccettabile in termini ambientali». Contro l’abbattimento di 33 platani quasi secolari parte la mobilitazione.

Mobilitazione per salvare gli alberi

Il gruppo di Ceron si dice convinto che con un po’ di buon senso e attenzione per il verde il sindaco Emilio Aliverti possa trovare alternative – meno invasive, più ecologiche ed economiche – che consentano di conciliare sicurezza e tutela dell’ambiente. «Per questo ci impegneremo ponendo la massima attenzione nel seguire l’iter amministrativo e mobilitandoci con chi ha a cuore queste tematiche per la tutela dei nostri alberi». E ancora:«Pensiamo che sia fondamentale – davanti alla scarsa sensibilità per l’ambiente dell’attuale amministrazione in continuità con quelle precedenti – farci tutti carico della costruzione e difesa di un mondo più sostenibile».

Nasce il comitato

“JeragOrago di tutti” ha lavorato alla costituzione di un comitato di cittadini Jeraghesi e Oraghesi capitanato da Tiziana Battisti – da sempre sensibile alle tematiche ambientali – che  sosterrà una mobilitazione per la tutela degli alberi con gazebo e una assemblea pubblica. «L’albero non è un palo ma un essere vivente», ricorda la lista di minoranza. «Il mondo e tutti noi abbiamo un disperato bisogno di alberi. Tutti i principali parametri climatici e tutti i cicli biochimici dipendono dagli alberi. L’averne ridotto il numero è uno dei principali fattori di dissesto ambientale. Gli alberi non fanno solo ombra ma consolidano le pendici e le scarpate, mantengono in circolazione acqua e nutrienti che sarebbero perduti. La tutela dell’ambiente non è una moda ma è un modo di vivere nel rispetto del territorio e del verde, degli spazi e contro la cementificazione selvaggia. È inutile professarsi ambientalisti regalando ai nostri bambini borracce e contemporaneamente promuovere azioni barbare che riducono la produzione dell’ossigeno pregiudicandone il loro futuro».

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