Jerago con Orago, Aliverti-bis al via: «Ho una corazzata». Apertura da “Gente”

JERAGO CON ORAGO – Insediamento-sprint per il nuovo consiglio comunale del mandato-bis del sindaco Emilio Aliverti. Ieri sera, 24 maggio, la prima seduta nella sala civica di piazza Don Mauri a meno di dieci giorni dalla proclamazione dopo il voto del 14-15 maggio. «Saranno i fatti a giudicarci, come avvenuto pochi giorni fa: il giudizio sulla gestione e su quanto fatto negli ultimi cinque anni ha determinato la riconferma di questa maggioranza» le prime parole del sindaco, che per la seconda volta ha giurato di osservare lealmente la Costituzione.

Il discorso d’insediamento

E già nel discorso di insediamento, Emilio Aliverti ha messo le cose in chiaro rispetto alle prime polemiche arrivate dall’opposizione: «Sbaglia di grosso chi pensa di poter emettere giudizi preventivi sulle competenze e le capacità della mia giunta. Sono incarichi fiduciari, prerogativa del sindaco». Parla anche di Giorgio Ginelli, riconfermato assessore: «Il sindaco più votato della storia di Jerago con Orago, colui che – nei miei momenti più difficili, e con una generosità straordinaria – mi ha letteralmente caricato sulle sue spalle».

La squadra dell’Aliverti-bis

Così Aliverti rivendica di aver formato «una squadra esperta, quadrata, corazzata, che ha già potuto affrontare scelte anche complesse e superare brillantemente situazioni difficili». E annuncia: «Ci concentreremo sulle opere avviate e da portare a termine, per noi l’assoluta priorità, e con loro la variante generate al nostro Piano di Governo del Territorio». Arriva anche un’apertura all’opposizione: «Mi impegno si da ora, come per altro si fece cinque anni fa, ad individuare elementi programmatici interessanti e meritevoli di sostegno, anche tra le proposte della lista di minoranza, facendole nostre».

L’apertura dell’opposizione

E dall’opposizione di “Gente con Jerago con Orago” arriva una risposta di dialogo: «Chiediamo al Sindaco di voler dare un segnale forte di discontinuità rispetto al suo primo mandato». Su tre fronti: «Massima trasparenza», avere «come faro guida il bene comune, ossia l’interesse del numero più alto possibile di cittadini» e l’idea di «confrontarsi a fondo sulle varie alternative possibili, prima di decidere quali lavori pubblici effettuare». «Faremo il nostro meglio per portare avanti un’opposizione costruttiva, mai contro le persone e sempre e solo basata sull’evidenza dei fatti».

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