Jo Squillo aiuta Eva Onlus. E Busto punta il Pnrr per gli alloggi alle vittime di violenza

Il sindaco Emanuele Antonelli con Jo Squillo, Elisabetta Marca, Paola Reguzzoni e Cinzia Di Pilla

BUSTO ARSIZIO – Il progetto “Beautiful, Powerful” promosso dalla cantante Jo Squillo è arrivato a Busto: anche le vittime seguite da Eva Onlus saranno tra le destinatarie dei 5.300 abiti di Elena Mirò per le donne protette nelle case rifugio. Su questo fronte l’amministrazione di Busto Arsizio, che ha appena stanziato fondi per il centro antiviolenza, è pronta a mettere in campo un progetto ambizioso: «la trasformazione dell’ex oratorio di Sacconago, già destinatario di fondi PNRR, in una struttura di accoglienza per le donne vittime di violenza che cercano di ricostruirsi una vita».

Jo Squillo per Eva Onlus

Stamattina, 7 aprile, Jo Squillo era a Busto, dove ha incontrato il sindaco Emanuele Antonelli, l’assessore all’inclusione sociale Paola Reguzzoni e le rappresentanti di Eva Onlus, Elisabetta Marca e Cinzia Di Pilla. «Eva onlus è una realtà che fa davvero molto – afferma la cantante al termine della visita alla sede del centro antiviolenza – grazie anche al Comune perché non è facile trovare amministrazioni non solo sensibili, ma anche attive, l’importante è agire: grazie di averlo capito». Il sindaco Antonelli la ha omaggiata con con una medaglia, in segno di ringraziamento per l’impegno e la capacità di creare sinergie a difesa delle donne più fragili.

La ricerca della dignità

«Anche un abito nuovo può essere utile a restituire dignità a una donna che ha subito violenza». Ne è convinta Jo Squillo, la nota cantante da sempre impegnata per la difesa dei diritti delle donne, ideatrice, tra gli altri, del progetto “Wall of Dolls”, che non consiste solo nelle installazioni diffuse in tante città italiane per sensibilizzare sulla necessità di sostenere le vittime di violenza, ma è anche un’associazione che aiuta economicamente e psicologicamente le donne, fornendo loro assistenza medica e legale e occasioni di reinserimento sociale.

Le case rifugio

Solo nel 2021 Eva Onlus ha collocato 17 donne nelle case rifugio: «Quando vengono allontanate o fuggono dal loro contesto non sempre riescono a portare con sé gli effetti personali e neppure possono uscire dalle case rifugio per comparsi il necessario, c’è quindi un grande bisogno di abiti che è poi il bisogno di recuperare la dignità perduta».

I progetti dell’amministrazione

«Oltre ai bisogni primari le vittime hanno bisogno di ricostruirsi una vita, cosa che passa anche attraverso il miglioramento dell’autostima» sottolinea l’assessore all’inclusione sociale Paola Reguzzoni. L’amministrazione bustocca in questi giorni ha promosso l’approvazione degli stanziamenti a favore del centro antiviolenza. In vista anche un progetto per la trasformazione dell’ex oratorio di Sacconago, grazie ai fondi del PNRR, in una struttura che possa accogliere le donne che cercano di ricostruirsi una vita.

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