Non solo sport. Educare con judo e karate, convegno nazionale a Somma

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SOMMA LOMBARDO – L’importanza dell’attività motoria per lo sviluppo cognitivo di bambini e ragazzi: il tema è al centro del convegno nazionaleJudo e karate non solo sport – La didattica nelle scuole primarie e secondarie per raggiungere obiettivi educativi e cognitivi”, in programma sabato 18 maggio a Somma Lombardo (in sala polivalente), alla presenza del ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Marco Bussetti. L’evento è organizzato dall’associazione sportiva dilettantistica Ken Kyu Kai di Somma Lombardo in collaborazione con Fondazione Cariplo e il patrocinio del Comune. Sarà protagonista anche l’istituto comprensivo Da Vinci di Somma dove, nel corso dell’anno scolastico, è stato sperimentato il “gioca-judo”, una serie di lezioni frontali alternate ad attività in palestra che ha coinvolto cinquantacinque classi e oltre quattrocentocinquanta studenti.

Imparare le tabelline correndo in palestra

«Si tratta di un approccio innovativo, rivolto in particolare ad alunni di elementari e medie con disturbi specifici dell’apprendimento o bisogni educativi speciali – spiega Daniele Chiffi, dirigente reggente del Da Vinci – che racconta e mette in pratica regole e fondamenti delle arti marziali per tentare un recupero di tipo motorio». «Gli studi ci dicono che c’è una correlazione diretta tra coordinazione motoria e rendimento scolastico – afferma il professore Antonio Pitrelli, maestro di judo settimo dan e tra i relatori del convegno – è presto per avere dei risultati, ma i primi dati della sperimentazione vanno in questa direzione». Judo e karate diventano il mezzo per trasmettere adattabilità ed empatia e sviluppare un metodo di apprendimento basato sulle emozioni. «Si possono imparare le tabelline correndo in palestra o facendo i piegamenti», racconta Pitrelli, che ha seguito gli speciali allenamenti con Giulio Tomasini e Aleksey Kretsu dell’asd Ken Kyu Kai.
Bambini e ragazzi si sono cimentati in giochi ed esercizi di base di judo e karate come strisciare, rotolare o gattonare – «esercizi che un tempo si facevano nei cortili», ricorda Pitrelli – mentre in aula hanno approfondito valori, regole e procedure di queste discipline. Il lavoro di educazione e formazione attraverso lo sport ha riguardato anche gli insegnanti, perché lo spirito delle arti marziali è quello di «migliorarsi per migliorare gli altri», aggiunge Pitrelli, che nel 1978 ha fondato a Coarezza l’asd Ken Kyu Kai e ne è stato presidente e maestro per trentasette anni. La palestra dell’associazione ora è attiva in via Del Rile.

Per partecipare al convegno la prenotazione è obbligatoria al numero: 320.267.12.89

Di seguito il programma dei lavori.

Saluti iniziali
9.30, Marco Bussetti, Ministro dell’istruzione, dell’Università e della Ricerca

L’educazione fisica e lo sviluppo cognitivo
9.45, Dott.ssa Gabriella Frattini, docente di Teoria e Metodologia delle Attività Motorie per l’Età Evolutiva, Università Cattolica del Sacro Cuore Milano

Il principio di adattabilità in pedagogia. Conformarsi al reale e fare leva sulle risorse
10.00, Dott.ssa Nadia Fellini, Dott. in Scienze Biologiche, specialista in Genetica Applicata
10.30, Alfredo Vismara, maestro di judo nono dan e autore di numerose pubblicazioni su tecnica, didattica, storia, filosofia e valenza educativa del judo nella società

Judo e karate: l’autorevolezza di queste discipline per formare gli studenti di oggi, futuri cittadini
11.30, Dott.ssa Mariangela Di Rocco, insegnante scuola dell’infanzia

L’importanza dell’educazione motoria per una didattica “emozionale” valida per tutte le discipline scolastiche
12.00, Prof. Antonio Pitrelli, docente di Scienze Motorie e maestro di judo settimo dan

Modera Mauro della Porta Raffo

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