Juma, il “bustocco” di Tanzania in tv dalla Venier esaudisce il sogno: rivede mamma

BUSTO ARSIZIO – Si chiama Juma, ha 22 anni, viene dalla Tanzania ma vive da sette anni in affido in una famiglia di Busto Arsizio. Ieri sera, venerdì 3 gennaio, era su Raiuno nel “salotto” di Mara Venier della trasmissione “La Porta dei Sogni”, dove ha potuto incontrare, a nove anni dall’ultima volta, la sua vera mamma tanzaniana (che ha avuto anche un mancamento per l’emozione). La sua storia ha commosso tre milioni di telespettatori. In trasmissione anche i genitori affidatari, che hanno «in custodia» Juma, i bustocchi doc Giampietro Ferrario e Carla Carenzi.

Dalla Tanzania a Busto Arsizio

La storia di Juma è stata introdotta da Simona, medico italiano in Tanzania, che dopo l’incontro con Juma, un ragazzo allora dodicenne colpito da un tumore («Aveva una massa di un chilo e mezzo che arrivava fino alla mandibola»), contatta i colleghi italiani del policlinico Gemelli per poterlo operare. «Rimasi colpita da uno sguardo estremamente fiero – rivela oggi la dottoressa – quello sguardo ha fatto partire tutto». Dopo diversi interventi chirurgici in Italia, ospitato a Bellizzi (in provincia di Salerno) dai genitori di Simona, quest’ultima trova una famiglia affidataria grazie ad un suo collega, il bustocco Cristiano Ferrario, anch’egli medico in Tanzania. «Mio figlio Cristiano mi ha detto, “mamma non è che in questa casa c’è posto per Juma?” – racconta nel servizio mostrato in trasmissione Carla Carenzi, madre affidataria del giovane venuto dalla Tanzania – e io gli ho risposto, “certo!”. Adesso Juma è pieno di amici. Per noi è stato una ricchezza».

busto juma carla carenzi

I genitori bustocchi di Juma

Giampietro e Carla Ferrario, i suoi genitori affidatari, l’hanno accolto nella loro abitazione. «La prima cosa che abbiamo fatto insieme è stata una partita di basket – racconta alle telecamere Rai Giampietro Ferrario – il suo primo sorriso quando gli ho detto che ero milanista, ci siamo scoppiati a ridere in faccia a vicenda perché era nata una rivalità». Juma infatti è nerazzurro. Ma era già uno di famiglia: «Io lo sento come mio figlio e mi piace vedere che lui mi sente come suo padre. Per me oggi Juma rappresenta una scommessa vinta» racconta Giampietro, che nello studio di Mara Venier ha ringraziato la madre naturale di Juma, parlando del figlio in affido come di «un ragazzo stupendo che ha riempito la nostra casa e ci ha permesso di fare il mestiere più bello che è quello di genitori. La sua è una storia drammatica e difficile, ma colma di cose buone. E costellata di presenze buone. È sempre stato estremamente positivo verso la vita. Ci ha contagiato, quel suo sguardo proteso verso il bene e il buono».

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